Robo advisor e intelligenza artificiale nel futuro dell'industria dei servizi finanziari
In una chiacchierata esclusiva con SoldiOnline.it, Edoardo Narduzzi - tra i fondatori di Selfiewealth - dice la sua sul mondo del robo advisor e sull'impatto che l'intelligenza artificiale avrà sulla finanza
di Antonio Zennaro 16 mar 2017 ore 10:42di Antonio Zennaro
Uno dei temi più di attualità e che stanno creando una vera spaccatura all'interno dell'industria finanziaria é quello dei robo advisor. Ho voluto parlarne con un imprenditore italiano molto attivo nel settore, il suo nome è Edoardo Narduzzi, che negli ultimi quindici anni ha fondato o co-fondato alcune aziende importanti della tecnologia in Italia e che adesso insieme ad un gruppo di professionisti ha creato il primo vero roboadvisor italiano, Selfiewealth.
Perché dare vita al progetto di Selfiewealth? Quali potenzialità ha visto sul mercato?
Ovviamente il mercato dei Robo-Advisor è molto presidiato non solo in Italia. Ed altrettanto ovviamente le banche si muovono in autonomia per produrre soluzioni proprietarie. Ma noi abbiamo deciso di muovere nella direzione della gestione attiva di portafoglio dopo alcuni anni di sperimentazione del nostro sistema di intelligenza artificiale in ambito business.
Il nostro Robot è diverso perchè pensato per diversificare gli investimenti alla ricerca dell'Alpha, cioè dell'extrarendimento che solo una gestione attiva può generare. Non siamo, come la maggior parte dei nostri concorrenti, focalizzati sugli ETF.
Come funziona Selfiewealth e quali mercati copre?
Copre una trentina di mercati e circa 200mila titoli diversi nelle varie asset class. Funziona semplicemente: il cliente risponde ad alcune domande finalizzate a capire il suo profilo di rischio-rendimento e il Robot genera il portafoglio più adatto a lui. Stiamo lavorando per fare in modo che il portafoglio sia effettivamente comprabile dal cliente e che contenga solo la diversificazione a lui più gradita.
Dal punto di vista dell'architettura tecnologica in cloud e dei nostri motori statistici e di routine di calcolo siamo sulla frontiera più avanzata della tecnologia. Un grande valore che abbiamo creato negli ultimi anni e che oggi ci consente di offrire servizi, anche di big data, granulari e personalizzabili a piacere.
Qual è l'utilizzatore tipo di Selfiewealth?
Le nostre statistiche ci dicono che sono soprattutto i Millenials. In ogni modo oltre il 60% dei nostri utenti registrati hanno meno di 45 anni e tendono ad avere sessioni medie molto lunghe di circa cinque minuti cadauna.
Quali saranno i futuri sviluppi di Selfiewealth?
Autorizzazione da parte della FCA inglese come financial indipenden advisor; round di financing per avere le risorse adeguate ad un piano di marketing; estendere la operatività alla raccolta ed al trading dei portafogli suggeriti; lanciare i SelfiePIR nel mercato italiano come gestioni patrimoniali attive.
Ritornando al mercato finanziario, come vede posizionato il mondo bancario italiano sul settore dei Robo?
Qualcosa si sta muovendo ma molto lentamente. La cultura tecnologia non è quella prevalente nelle banche italiane che fanno fatica a capire quanto rapido sia il cambiamento oggi. Se la macchina che si guida da sola è pronta già pèer il 2018 non si capisce proprio perchè la finanza indirizzata dall'intelligenza artificiale debba avere problemi di rapida affermazione.
I grandi player del globo, Google, Facebook, Microsoft, Amazon, stanno tutti puntando sull'intelligenza artificiale e credo che quando una massa tale di inverdimenti si mette in moto qualcosa di distruttivo accade. Se le banche non si mettono in marcia resteranno a gestire i servizi finanziari con il più basso valore aggiunto perchè il resto lo prenderanno i big della tecnologia.
Insomma il futuro della consulenza finanziaria sarà delegata ad algoritmi, non vede un rischio di spersonalizzazione e di una troppo elevata standardizzazione?
Gli algoritmi sono molto più flessibili di quanto non si creda. Siamo nell'intangibile e quindi nessuno capisce bene il contesto ma l'intelligenza artificiale sempre intelligenza è: continua ad apprendere investimento dopo investimento.
L'autore
Antonio Zennaro, appassionato di value investing e buffettologo (inteso come appassionato delle gesta di Warren Buffett, il famoso investitore Usa), si occupa professionalmente di rischi finanziari. Dalla sua occupazione ha compreso l’importanza di difendere il proprio patrimonio attraverso strategie che ne consentano la crescita nel tempo.