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Risiko bancario: cosa succede in Italia?

Massimiliano Schena (Symphonia SGR) ha segnalato gli ultimi due avvenimenti che hanno caratterizzato il comparto: l’acquisizione di UBI Banca da parte di IntesaSanpaolo e l’OPA sul Credito Valtellinese

di Redazione Soldionline 3 dic 2020 ore 12:54

I titoli del settore bancario hanno determinato l’andamento del mercato azionario italiano nelle ultime settimane. “È evidente che in Italia è in corso una nuova ondata di consolidamento del settore”, ha evidenziato Massimiliano Schena - direttore investimenti di Symphonia SGR.

A questo proposito l’esperto ha segnalato gli ultimi due avvenimenti che hanno caratterizzato il comparto: l’acquisizione di UBI Banca da parte di IntesaSanpaolo e poi l’OPA lanciata da Credit Agricole sul Credito Valtellinese.

Senza dimenticare la decisione di Jean-Pierre Mustier di lasciare la guida di UniCredit nella primavera del 2021.

Nell’analisi seguente Massimiliano Schena ha fornito alcune indicazioni sulla possibile evoluzione del comparto nei prossimi mesi.

 

È evidente che in Italia è in corso una nuova ondata di consolidamento del settore bancario, conseguente anche alla crisi economico-finanziaria generata dalla pandemia.

cosa-e-una-bancaQuesto deriva anche dal fatto che il settore bancario deve fronteggiare delle problematiche sia cicliche che strutturali e l’M&A è probabilmente una delle poche soluzioni per creare valore.

I segnali sono arrivati prima dall’acquisizione di UBI Banca da parte di IntesaSanpaolo e poi dall’OPA del Credit Agricole sul Credito Valtellinese (tra l’altro è  probabile che quest’ultima offerta debba essere alzata).

 

Va in questa direzione anche la notizia di lunedì 30 novembre che Jean-Pierre Mustier dalla prossima primavera non sarà più alla guida di UniCredit.

Mustier era in disaccordo con il CdA sulle linee strategiche da seguire per la crescita di UniCredit e probabilmente uno degli aspetti di scontro è stata proprio l’espansione in Italia.

A questo punto Unicredit ha due possibilità:

  • un’offerta su BancoBPM simile a quella fatta da Intesa su UBI Banca
  • una più probabile acquisizione di MPS, togliendola dal controllo statale: per mettere in pratica questa operazione lo Stato dovrà però renderla appetibile, un po’ nello stile di quanto fatto con l’intervento di IntesaSanpaolo sulle Popolari Venete (si parla di un aumento di capitale di MPS precedente all’acquisizione da 3 miliardi di euro ed una garanzia sulle cause legali).

 

Se il BancoBPM non finisce nell’orbita UniCredit è probabile che guardi ad una aggregazione con BPER Banca.

A favore di una eventuale operazione BancoBPM-BPER si è espresso Cimbri, amministratore delegato del gruppo Unipol, principale azionista della banca emiliana (con il 20% del capitale).

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