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Ricordate la narrativa sulla crescita?

Tutti i mezzi di comunicazione a ripetere che “è tornata la crescita”: vogliamo mettervi sull’avviso che si tratta di una ritorsione, perché le cose non stanno proprio così

di Redazione Soldionline 17 mag 2018 ore 09:26

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Sembra passato un secolo, invece si tratta solo di qualche settimana: tutti, ma proprio tutti, i promotori finanziari delle Reti di vendita, così come tutte le banche di investimento internazionali, facevano ogni sforzo per spiegare che i rialzi delle Borse erano pienamente giustificati, perché sostenuti dalla “crescita globale sincronizzata”. Poche settimane dopo, cioè oggi, quel tema è … morto e sepolto. E molti si domandano, a ragione, se la “crescita globale sincronizzata” sia mai esistita davvero. Noi ne scrivemmo nell’agosto scorso su SoldiOnline.it, e può essere utile per chi ci legge riportare qui un breve estratto di quell’articolo. Non è elegante la auto-citazione, ma puntiamo al risultato.

E allora tutti i mezzi di comunicazione in corso a ripetere che “è tornata la crescita”: Recce’d vi vuole mettere sull’avviso che si tratta di una ritorsione, perché le cose non stanno proprio così. Come spiega moto bene il valore dell’indice DAX, ieri a 12 mila punti, le stime per la crescita sono le stime per la crescita sono una “storia di ieri” perché non si tiene conto, per ora, del cambio dell’euro a 1,2000 contro dollaro USA, una faccenda complicata che potrebbe anche precipitare. Passando poi all’indice della fiducia dei consumatori, prima di affrettarsi a dichiarare “vittoria!” sarebbe utile riflettere ma molto a lungo, sul primo grafico qui sotto, che … porta anche un po’ jella (l’attuale livello di fiducia sembra garantire … anni di sventura)  e che meriterebbe tutta l’attenzione di tutti i lettori di SoldiOnline.it. Infine, se veniamo agli Stati Uniti, il tasso annualizzato della crescita nel recente trimestre è il più alto dal 2015, ma proprio quell’esempio (secondo grafico sotto) ci dice che NON c’è alcuna ragione per utilizzare quel dato come se fosse una “promessa” per i trimestri a venire.

Alla luce dei dati di martedì per la crescita in Eurozona, e poi dei dati di ieri per la crescita in Giappone, nell’agosto del 2017 noi di Recce’d eravamo … anche troppo prudenti, ed a favore dei lettori avremmo dovuto invece essere più aggressivi. Ma ora, sarà utile guardare avanti: domandatevi se questi segnali di rallentamento sono destinati a rimanere, se questi segnali possono rallentare la corsa al rialzo del costo del denaro, se questi rialzi possono modificare le stime degli analisti per gli utili. E poi operate di conseguenza.

 

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Fonte: BBG

 

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Fonte: ZH

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 17 maggio 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     L’Italia getterà nel caos i mercati internazionali?
  2.     Dollaro ancora più forte e non solo per effetto del rialzo dei tassi
  3.     S&P 500 che si ferma: il rimbalzo per ora sembra esaurito
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del VIX: ha ragione chi ha scritto che è già “passata la paura”?
  5.     SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi questa settimana sarà il rischio inflazione ed il suo effetto sui rendimenti delle obbligazioni

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