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La redditività delle banche italiane si è assestata su livelli elevati

I fondamentali finanziari delle banche italiane sono solid. Gli investitori italiani sono fiduciosi che i risultati ottenuti nel 2023 possano essere ripetuti o, addirittura, battuti.

di Redazione Lapenna del Web 16 nov 2023 ore 10:57

banca2_5Alessandro Boratti e Marco Troiano - analisti di Scope Ratings - hanno analizzato i risultati trimestrali delle principali banche italiane.

Gli esperti ritengono che i fondamentali finanziari degli istituti siano solidi e, come da aspettative, la profittabiltà nel 3° trimestre si sia stabilizzata dopo aver raggiunto il picco nei tre mesi precedenti. Tuttavia, scrivono gli analisti, gli investitori italiani sono fiduciosi che i risultati ottenuti nel 2023 possano essere ripetuti o, addirittura, battuti, nel prossimo anno grazie a tassi di interesse più alti, a un rimbalzo delle commissioni, a una maggior efficienza dei costi e a bassi accantonamenti.

"Le banche devono ancora navigare in acque turbolente" ritengono Alessandro Boratti e Marco Troiano, con una competizione sui depositi che potrebbe aumentare più del previsto nel 2024, anche a causa delle emissioni di bond governativi destinati alla clientela retail (BTP Valore). Secondo i due analisti le previsioni sui prestiti si stanno deteriorando a causa di una domanda calante dei crediti, evento che potrebbe impattare negativamente la crescita dell'economia italiana, la quale dipenderà anche da eventuali problemi geopolitici.

Tuttavia, nonostante la tensione sul mercato dei bond governativi e la possibilità di introduzione di nuove tasse, Alessandro Boratti ritiene che la qualità degli asset sia stabile. Inoltre, i due abalisti sottolineano come le posizioni nei capitali si stanno rafforzando come conseguenza di una riduzione nel peso degli asset rischiosi e a un maggior trattenimento degli utili. "Le banche sono state autorizzate a convertire la tassa sugli extra-profitti in riserve non distribuibili a 2,5 volte l'ammontare della tassa, evitando alcun impatto su profitti e capitale" scrivono gli esperti.

Infine, Alessandro Boratti e Marco Troiano, sostengono che la stabilità nei depositi dei precedenti due trimestri potrebbe indicare il fatto che i consumatori abbiano già spostato i propri capitali e che, se la BCE dovesse mantenere l'attuale politica monetaria, un maggior attrito sui depositi è atteso per il 2024.

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