Quattro temi di investimento per la seconda metà del 2020
Gli attivi rischiosi si sono ripresi troppo rapidamente scontando un ritorno immediato alla normalità in un momento in cui è necessario apportare aggiustamenti all'economia reale e al settore delle aziende
di Redazione Soldionline 9 lug 2020 ore 14:26La prima metà del 2020 è stata caratterizzata da forte volatilità sui mercati finanziari, una situazione che potrebbe permanere anche nel secondo semestre dell’anno, come fanno notare Pascal Blanquè e Vincent Mortier, rispettivamente Group Chief Investment Officer e Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi.
“A nostro avviso gli attivi rischiosi si sono ripresi troppo e troppo rapidamente scontando un ritorno immediato alla normalità in un momento in cui è necessario apportare importanti aggiustamenti all'economia reale e al settore delle aziende”, hanno precisato i due esperti.
Sulla base di questa ipotesi Pascal Blanquè e Vincent Mortier forniscono quattro temi di investimento per il secondo semestre del 2020. Quattro temi di investimento per la seconda metà del 2020
Per i mercati finanziari, quest'anno straordinario è stato caratterizzato dall'interconnessione tra i tre cicli (pandemia, ciclo economico e finanziario). Con l'appiattimento della curva del contagio, i mercati hanno iniziato a valutare gli effetti di un'azione politica illimitata e di una successiva ripresa economica. A nostro avviso, gli attivi rischiosi si sono ripresi troppo e troppo rapidamente: scontando un ritorno immediato alla normalità in un momento in cui è necessario apportare importanti aggiustamenti all'economia reale e al settore delle aziende. Nella seconda parte dell'anno, si deve considerare un reale controllo della crescita degli utili. Gli investitori dovrebbero essere consapevoli del fatto che il ciclo resta fragile e potrebbe deragliare a causa di diversi fattori, come il rischio di una seconda ondata pandemica, un debito elevato, il rischio geopolitico e valutazioni eccessive in alcuni segmenti azionari. Questi elementi manterranno alta la volatilità. Di conseguenza, gli investitori non dovrebbero precipitarsi in modo incauto sugli attivi più aggressivi, ma mantenere invece un'esposizione moderata a tali asset, puntando sul valore relativo e sulle dislocazioni che potrebbero beneficiare dello scongelamento del ciclo economico.
Per la seconda metà dell’anno analizziamo quattro temi:
- Ricerca di rendimenti nel credito di buona qualità, debito dei mercati emergenti, attività illiquide. Sul fronte della caccia ai rendimenti, la seconda metà dell’anno si caratterizza per un punto di partenza migliore rispetto alla prima metà dell’anno per gli investitori, poiché le valutazioni sono ora leggermente più interessanti sia nel settore del credito che in quello dei mercati emergenti, e le banche centrali saranno un elemento chiave di sostegno. La resilienza del bilancio e la qualità delle attività faranno la differenza e gli investitori dovrebbero essere molto selettivi.
- Sul fronte azionario, prudenza e focus su temi ciclici e nuovi temi strutturali. Con l'evolversi della ripresa economica, la ripresa azionaria si amplierà probabilmente verso i settori ciclici, le società a bassa capitalizzazione e il Value. La sostenibilità dei bilanci e dei modelli aziendali resterà un elemento chiave di discriminazione. Una volta esaurito il recupero della parte ciclica del mercato, l'attenzione tornerà sugli utili, e questo potrebbe essere un momento cruciale, con il ritorno di una certa volatilità sul mercato. Riteniamo che la crisi del Covid-19 accelererà anche alcuni temi strutturali, come la digitalizzazione, il medi-tech, l'e-learning/istruzione e gli investimenti in infrastrutture con un focus ‘verde’, che potrebbero offrire opportunità nel lungo termine per gli investitori.
- Azioni dei mercati emergenti, vale il principio "first in, first out". La crisi del Covid-19 aggraverà ulteriormente le differenze tra i mercati emergenti, con alcuni di essi più resilienti alla crisi rispetto ad altri con vulnerabilità esterne, debito elevato e margine politico limitato. La Cina e l'Asia sono i principali candidati a beneficiare della strada verso la ripresa. Con la globalizzazione in crisi, la rilocalizzazione delle catene di fornitura e il tema del motore della domanda interna saranno ulteriormente rafforzati.
- Gli investimenti ESG si sono dimostrati resilienti durante la crisi, attirando flussi sia sul lato delle passività che su quello delle attività. Le tendenze preesistenti rimarranno in prima linea, con una predominanza di temi legati al clima, ma con una crescente rilevanza del pilastro sociale "S" e una crescente attenzione sulle questioni sociali nel lungo termine. Dal punto di vista degli investimenti, assistiamo a un progressivo passaggio da un approccio di rating statico ESG (investendo nei leader ESG di oggi) a un concetto di "miglioramenti dinamici", verso società in grado di abbracciare un percorso virtuoso in ambito ESG.