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Quanto durerà il trend rialzista dei mercati azionari?

Secondo Fidelity International questo ciclo rialzista e alcuni dei suoi fattori trainanti sono quasi al termine, ma non esclude che la situazione attuale possa protrarsi a lungo

di Redazione Soldionline 19 ott 2017 ore 10:46

I mercati azionari si trovano da diversi mesi in un trend rialzista, uno dei più lunghi dal secondo dopoguerra. Logicamente diversi operatori si chiedono se questo periodo favorevole è destinato a durare per lungo tempo.
Secondo gli esperti di Fidelity International questo ciclo rialzista e alcuni dei suoi fattori trainanti sono quasi al termine, ma non escludono che la situazione attuale possa protrarsi a lungo.
A questo proposito gli esperti analizzano tre temi chiave cui prestare particolare attenzione nel corso dei prossimi mesi.

 

Questa fase di mercato rialzista, una delle più lunghe dal secondo dopoguerra, è ancora in atto. Ci si chiede tuttavia quanto possa durare questo periodo favorevole. Secondo gli esperti di Fidelity International, per chi voglia comprendere quanto a lungo proseguirà l’attuale ciclo di mercato vi sono tre temi chiave cui prestare particolare attenzione nel corso dei prossimi mesi.

 

trend-rialzista1. Il ciclo rialzista si sta gradualmente avviando verso la sua fase finale

Abbiamo compiuto un lungo viaggio in questo ciclo rialzista e alcuni dei suoi fattori trainanti sono quasi al termine. La storia indica comunque che la situazione attuale potrebbe protrarsi a lungo. Un'uscita anticipata dal mercato sarebbe una scelta errata e implicherebbe la perdita di rendimenti potenzialmente importanti. La crescita globale è infatti solida ed è accompagnata da un incremento degli utili altrettanto favorevole. I dividend yield sull'S&P500 si attestano al di sopra dei rendimenti dei decennali USA, quindi i titoli sono ancora sostenuti dalle valutazioni relative.

2. Il dilemma delle banche centrali: fattori ciclici o strutturali

Al momento le banche centrali devono svolgere un compito molto difficile: operare una distinzione tra fattori ciclici e fattori strutturali. Ci si chiede essenzialmente se quella a cui assistiamo sia una ripresa sostenibile, oppure semplicemente una ripresa ciclica nel contesto di una stagnazione secolare. A nostro avviso, l'attuale ripresa è ciclica e quindi non sufficiente per giustificare un rialzo consistente dei tassi, poiché fattori strutturali, quali l'eccesso di indebitamento, l'invecchiamento della popolazione e la bassa produttività, danno agli investitori e alle banche centrali numerosi motivi per mantenere un atteggiamento prudente.

3. L'inflazione è il fattore chiave da monitorare

Considerando i bassi livelli di disoccupazione e l'aumento dei salari, secondo le stime si sarebbero dovute verificare alcune pressioni inflazionistiche; la situazione tuttavia è rimasta invariata. L'inflazione degli USA è stata insolitamente debole per sei mesi consecutivi, ma secondo l’opinione di Janet Yellen si tratta di una situazione temporanea, nonostante la Fed abbia rivisto al ribasso le proprie previsioni di inflazione. Le previsioni della Banca Centrale USA continuano a indicare un aumento dei tassi a dicembre e tre aumenti legati all'andamento dei dati nel 2018. Un'ulteriore debolezza dell’inflazione desterebbe alcune perplessità riguardo alle vere condizioni dell'economia statunitense, pertanto risulta fondamentale monitorare questi dati.

Prospettive di investimento di Fidelity International in sintesi

Le valutazioni di alcuni settori sono elevate, sebbene al di sotto dei picchi registrati nel 2000. Ciò nondimeno ci troviamo ancora in un contesto favorevole, con crescita e inflazione basse, che sostengono i mercati. Segue una sintesi dell’outlook di Fidelity International per l’ultimo trimestre del 2017.

 

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