Quali fattori possono penalizzare il mercato azionario nel breve periodo?
di Redazione Lapenna del Web 10 gen 2023 ore 09:57 Le news sul tuo SmartphoneMichele Morganti - Senior Equity Strategist di Generali Investments - evidenzia come la resilienza sotto il profilo macro, il contenuto posizionamento degli investitori e le riaperture cinesi combinate con il sostegno di policy stanno fortemente supportando i mercati. Non solo: a suo avviso, il raggiungimento del picco ciclico dell'inflazione statunitense e il rallentamento della crescita nei prossimi mesi dovrebbero portare il tasso Fed a toccare il massimo entro la primavera, causando un'ulteriore normalizzazione della volatilità delle obbligazioni sovrane.
Nel più breve termine, Morganti vede tuttavia un'inflazione di base persistente e vischiosa, banche centrali ancora aggressive e la crescita del PIL in deterioramento. Inoltre, le valutazioni azionarie risultano elevate rispetto al livello dei tassi reali e degli spread credito. "Gli utili in calo e la redditività per gli azionisti (ROE) dovrebbero raggiungere il minimo ciclico al più tardi nel terzo trimestre,mentre nel frattempo continuerà l'inasprimento della politica monetaria", prevede lo strategist.
Michele Morganti non ritiene opportuno un posizionamento che anticipi troppo la possibile svolta della politica monetaria, poiché le azioni potrebbero offrire un punto di ingresso più conveniente nel prossimo futuro. "Tuttavia," spiega, "nell'arco di 12 mesi, con gli utili tornati finalmente in espansione e la politica monetaria divenuta meno aggressiva, prevediamo rendimenti totali positivi compresi tra il 3 e il 6%".
Morganti evidenzia come questo dato sia coerente con l'obiettivo di Price/Earning pari a 17x e 12,5x (rispettivamente per USA ed Europa) e un rimbalzo degli utili di circa il 10% nel 2024.
"Per ora, rimaniamo leggermente sottopesati sulle azioni. A livello di singoli paesi, sovrappesiamo Regno Unito, Cina e Giappone e preferiamo leggermente l'Europa rispetto agli Stati Uniti," dichiara Morganti, il quale parlando di settori sceglie invece di mantenere una posizione di overweight nel settore bancario, beni strumentali, finanziari, alimentari, health care equipment, trasporti e software, di underweight invece verso media, commercial e professional services, retail e telecomunicazioni.
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