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Quale futuro per l'Italia (e per il mercato azionario italiano?)

I media tradizionali, i quotidiani e anche le TV, nelle ultime settimane hanno utilizzato toni allarmati, sia per ciò che riguarda la recessione, sia a proposito dei contri pubblici per il 2019 ed il 2020.

di Valter Buffo 25 feb 2019 ore 09:40

Commento giornaliero di recce-d.com

 

italia-euroOggi e per tutta la settimana i contributi di Recce’d a SoldiOnline.it saranno dedicati all’Italia ed ai suoi mercati, sviluppando un tema già toccato nel nostro Blog durante lo scorso weekend. I media tradizionali, i quotidiani e anche le TV, nelle ultime settimane hanno utilizzato toni allarmati, sia per ciò che riguarda la recessione e quindi il calo del PIL  sia a proposito dei contri pubblici per il 2019 ed il 2020.
In molti casi, ed almeno fino ad oggi è stata presentata come una realtà a sé stante, eccentrica in Eurozona, che va in una direzione tutta sua e che soffre di problemi tutti suoi: come ad esempio racconta il grafico qui sotto, l’Italia sarebbe l’unico Paese a soffrire di “mal di recessione” in Europa.
Ma basta davvero una minima attenzione ai fatti per capire che questa “narrativa”, oggi dominante sui media, è molto lontana dalla realtà. E’ sufficiente notare che il dato per il PIL della Germania del quarto trimestre si è fermato a zero: sarebbe stato sufficiente scendere di un decimo di punto, a -0,1%, per decretare ufficialmente la recessione anche in Germania, e come i lettori sanno benissimo spostare uno 01,% in una statistica come il PIL è decisamente semplice. Basterà aggiungere qualche considerazione sulla Francia, il cui disagio è di massima evidenza per il Mondo intero, per capire che le sofferenze dell’economia italiana si accompagnano ad una situazione di disagio che investe l’intera Eurozona: ed una conferma in questo senso, autorevolissima, è arrivata pochi giorni fa persino dalla BCE, che ha ritirato fuori dall’armadio un vecchio strumento come il TLTRO, uno strumento che ci riporta indietro di cinque-sei anni e che ci fa capire bene che a tutto oggi, e dopo anni ed anni di QE, persistono forti ragioni di allarme per la Banca Centrale Europea.
Dunque in questo caso ci sentiamo di dire che il Governo in carica dice il vero, quando dice che la recessione italiana deve essere letta ed interpretata alla luce dei dati dell’intera economia europea. E ci sentiamo quindi di aggiungere che, almeno fino ad oggi, sulla situazione italiana NON ha pesato, almeno non più del solito, lo stato delle finanze pubbliche. Certo, alla luce dei dati citati risulta difficile conciliare la recessione con la Borsa di Milano, in rialzo oltre i 20 mila punti, e con la fase di relativa calma sul fronte dei rendimenti dei BTp e dello spread. Nei prossimi giorni, andremo alla ricerca di interpretazioni di questi fatti che aiutino gli investitori a decidere sui propri investimenti.

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Fonte: BBG

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 25 febbraio 2019, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     Si è chiusa una settimana a bassissima volatilità: la quiete prima del temporale?
  2.     Questa settimana Powell va in Parlamento, Trump va ad Hanoi, e Mueller pubblica i risultati della sua indagine
  3.     A tutto questo, poi, sia aggiunge un vero e proprio diluvio di dati macroeconomici da tutto il Mondo
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo dell’andamento dei mercati Emergenti nel 2019
  5.     SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà anche questa settimana la crescita economica negli USA: c’è davvero un rischio di recessione?

 

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