Qual è la malattia delle banche italiane?
La loro particolare debolezza deriva dall’avere confuso, a tutto oggi, obiettivi di natura aziendale con obbiettivi meno definiti e di derivazione politica
di Valter Buffo 29 mag 2018 ore 10:26Commento giornaliero di www.recce-d.com
Proseguiamo sul tema di venerdì scorso (Le banche? Sono malatissime) cogliendo lo spunto dell’intervista di domenica 27 maggio concessa dal numero uno di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, al Corriere della Sera. Il tema principale ere il Governo e l’euro, ma ovviamente Messina si è espresso anche sullo stato delle banche ed in particolare sull’istituto da lui guidato.
Ecco un estratto dell’intervista.
«L’economia italiana è in ripresa, le aziende registrano dei buoni risultati, oltre che nella manifattura anche nel settore dei servizi. L’export cresce a ritmi superiori di quelli di Germania e Francia. Le aziende che investono e innovano, in particolare nel digitale, hanno ripreso ad assumere».
La fiducia sull’economia reale c’è quindi.
«Sì, c’è fiducia a livello internazionale nei confronti del nostro Paese, è un circolo virtuoso di cui dobbiamo approfittare. E’ una crescita da rafforzare ulteriormente e che può fare affidamento sui 50 miliardi di credito a medio e lungo termine che la nostra Banca eroga ogni anno e su uno stock complessivo di crediti che supera i 400 miliardi».
Purtroppo, proprio ieri i mercati hanno risposto in senso negativo alle affermazioni di Messina, e proprio ieri come vedete nel grafico in basso l’indice delle banche italiane è entrato in quello che tecnicamente viene definito “bear market”. Recce’d ha espresso senza mezzi termini le sue opinioni su questo specifico settore, e sulle banche italiane: precisando che la loro particolare debolezza deriva dall’avere confuso, a tutto oggi, obiettivi di natura aziendale con obbiettivi meno definiti e di derivazione politica.
In questo senso, anche l’intervista di Messina sembra confermare una vocazione della principale banca italiana a misurare i propri traguardi non tanto sull’efficienza aziendale quanto su un (non meglio precisato) sistema-paese, una vocazione che in linea di principio appare buona ma che poi nella pratica ha aperto la strada ad un “utilizzo” improprio del sistema bancario da parte del potere non economico ma politico (ed affaristico) in Italia.
A conferma di questo come vedete nel secondo grafico, il mercato oggi prezzo i contratti di garanzia contro il default, ovvero i CDS, al medesimo livello sia che si tratti di obbligazioni del Tesoro sia che si tratti di obbligazioni bancarie, un’altra conferma che la “fiducia internazionale” di cui parlava Messina almeno per il momento non si vede proprio.
In chiusura, ci pare però corretto ripetere che le difficoltà delle banche italiane vanno inquadrate nel contesto di un settore banche che a livello globale può essere definito “submerging”, come spiegato nel nostro contributo precedente.
Fonte: ZeroHedge
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 29 maggio 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Ieri Borse in calo in Europa come conseguenza dell’instabilità politica in Italia
- Milano ha rotto al ribasso quota 22 mila punti
- Riapre oggi la Borsa USA: in Asia stamattina indici in calo
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo dei livelli chiave indicati dai mercati per i BTp italiani
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi questa settimana sarà la sterlina GBP: che cosa ne determinerà il valore in questo 2018?