QE di Draghi miglior alleato tedesco
Perché la Merkel e Schauble attaccano, direttamente e non, le politiche accomodanti della BCE?
di Guido Gennaccari 31 mag 2017 ore 09:49A cura di TradingRoomRoma
Perché la Merkel e Schauble attaccano, direttamente e non, le politiche accomodanti della BCE?
Solo per propaganda politica, perché in realtà la Germania è il primo Paese a sfruttare il contesto europeo attuale. Dati macro e di Borsa confermano il rally teutonico con il Dax che ha performato meglio di Usa, Uk e Cina da cinque anni a questa parte, poco prima del fatidico “whatever it takes” di Draghi del luglio 2012. Per difendere la posizione assoluta di vantaggio e depredare i PIIGS delle proprie ricchezze, come successo in Grecia e come potrebbe accadere in Italia in futuro, la Germania vorrebbe mantenere i rigidi vincoli di bilancio che soffocano i paesi meno virtuosi che non riescono a rendere il proprio debito produttivo.
Trump, capendo il pericolo dell’egemonia tedesca in ambito europeo, ha cercato di mettere all’angolo la Merkel che, per confermare e mantenere la leadership di paese-guida, ha stretto i rapporti con Macron per un asse Parigi-Berlino alla guida europea dopo il forfait inglese con la Brexit.
Quale il ruolo dell’Italia? Come al solito né carne né pesce, il nostro indice azionario si trova a metà strada tra i vincitori (Dax, S&P500 e Cac40) e gli attuali perdenti (Uk, Cina e Russia). La forza del nostro Paese è quella di essere sempre denigrato dai partner per poi essere il punto d’equilibrio fondamentale per la tenuta o meno della situazione politica ed economica attuale.
L’Italia, potenziale gigante economico che però rende quanto un “Puffo”, potrebbe “ricattare” gli altri Paesi europei imponendo le proprie scelte ma, purtroppo, non ha una Classe Dirigente capace, politica ed economica, che abbia la forza di far valere le proprie ragioni sui tavoli che contano. Il tempo stringe, il mandato di Draghi ha una scadenza, la Germania aspetta quel giorno per dichiarare lo Scacco Matto ma forse proprio il cambio al vertice della Bce potrebbe far saltare gli equilibri e la tenuta dell’Europa con conseguenze difficilmente valutabili.
Draghi è il miglior alleato della Merkel, rappresenta l’unico palliativo in grado di non far degenerare la situazione italiana, il risveglio potrebbe essere duro se non si prenderanno le contromisure necessarie.