Propensione per l’incertezza, è giunto il momento di riconsiderare i mercati azionari?
di Redazione Lapenna del Web 19 ott 2023 ore 10:32 Le news sul tuo SmartphoneAndy Budden - Investment Director di Capital Group - ha osservato come da marzo 2022, la FED abbia aumentato il proprio tasso di interesse di riferimento di oltre il 5%, rispondendo a livelli di inflazione che non si registravano dagli anni ‘80, così come altre banche centrali dei mercati sviluppati a livello globale hanno avviato azioni analoghe.
Di conseguenza, secondo Andy Budden, per la prima volta da decenni, gli investitori hanno potuto accedere a rendimenti significativi sui depositi di liquidità e sui fondi del mercato monetario. A suo avviso questi rendimenti interessanti, unitamente ai risultati negativi a doppia cifra dei mercati azionari globali nel 2022 e alla maggiore volatilità dei mercati registrata quest’anno, hanno comportato l’uscita di ingenti flussi dai fondi azionari verso i fondi del mercato monetario e i depositi vincolati.
Tuttavia, secondo l'esperto, di recente il mercato sta scontando sempre più una minore probabilità che si verifichino ulteriori rialzi dei tassi di interesse, che potrebbero addirittura subire dei tagli nel corso del 2024. Stando a quanto ipotizza Andy Budden, i rischi di recessione si sono ampiamente ridotti, la crescita degli utili è aumentata. Qualora i tassi di interesse avessero effettivamente raggiunto il picco, la storia insegna che per gli investitori potrebbe essere giunto il momento di riportare le azioni all’interno dei loro portafogli.
"Se consideriamo gli ultimi periodi in cui la Fed ha smesso di aumentare i tassi di interesse, il rendimento medio delle azioni globali nei 300 giorni successivi è stato dell’11,8%, rispetto al 4,3% relativo alla liquidità," ha ricordato Andy Budden, aggiungendo che l’enorme quantità di denaro che dovesse tornare a confluire nei mercati azionari potrebbe di per sé contribuire a un rally.
L'esperto afferma che, sebbene la liquidità offra attualmente un rendimento interessante rispetto alla storia recente e funga da bene rifugio in un contesto di incertezza economica, gli investitori corrono il rischio di un calo dei rendimenti in futuro nonché di un costo opportunità relativo alla perdita di ottimi guadagni evitando le azioni. Ecco perché secondo Andy Budden la combinazione di spread più elevati e rendimenti in calo presenta opportunità interessanti nel comparto obbligazionario, ma per ottenere un portafoglio ben bilanciato con un potenziale di rendimento più elevato nel corso del tempo è necessario abbinare a questo un ritorno selettivo agli investimenti azionari.
Dietro questo ragionamento, Andy Budden spiega che, storicamente, le performance delle azioni sono state ottime dopo la fine delle politiche di stretta monetaria. Ecco perché secondo l'esperto è giunto il momento di riconsiderare i mercati azionari, adottando un approccio attivo in grado di offrire flessibilità e diversificazione in un contesto di mercato in espansione, bilanciando al contempo rischi e opportunità.
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