NAVIGA IL SITO

Dividendi 2024, previsto un aumento in Europa

In particolare, lo scorso anno le società italiane incluse nell’indice MSCI hanno registrato un dividend yield del 5,43%, che dovrebbe salire al 5,63% nel 2024.

di Redazione Lapenna del Web 17 gen 2024 ore 10:36

dividendi_8Allianz Global Investors ha diffuso l'Allianz Global Investors Dividend Study 2024 sulla distribuzione dei dividendi da parte delle società europee.

Secondo quanto emerge dallo studio, le distribuzioni di dividendi per l’indice MSCI Europe hanno nuovamente raggiunto livelli record: in base ai calcoli di Allianz Global Investors, nel 2023 le società nell’indice azionario europeo MSCI Europe hanno distribuito agli azionisti circa 407 miliardi di euro.

Lo studio ipotizza che per il 2024, le distribuzioni di dividendi dovrebbero attestarsi intorno ai 433 miliardi di euro, con un aumento del 6,5% circa rispetto al 2023. Entro il 2025 - secondo il report - le distribuzioni di dividendi dovrebbero addirittura salire a un totale di 460 miliardi di euro (+13% rispetto al 2023)

 

Jörg de Vries-Hippen - Head of Investments Equity Europe di Allianz Global Investors - ha spiegato: “Il recente aumento delle distribuzioni di dividendi conferma la prosecuzione del trend al rialzo interrotto solo nel 2020 a causa della pandemia. Anche le prospettive rimangono favorevoli: si prevede infatti una crescita delle distribuzioni sia quest’anno che nel prossimo.”

Grant Cheng - Portfolio Manager Dividends di Allianz Global Investors - ha aggiunto: “Si rilevano, tuttavia, marcate differenze a livello settoriale, che giustificano un approccio improntato alla diversificazione e alla selettività quando si assumono decisioni di investimento. Le distribuzioni di dividendi sono in aumento specialmente nel settore finanziario e in quello dei beni di consumo discrezionale.”

 

Secondo quanto riporta l'Allianz Global Investors Dividend Study 2024, anche il dividend yield, che rappresenta il rapporto percentuale tra dividendo unitario distribuito e prezzo corrente dell’azione, evidenzia una tendenza positiva. Lo studio riporta che per  le società dell’indice MSCI Europe, alla fine del 2023 si attestava al 3,47% e quest’anno potrebbe portarsi al 3,67%.

In particolare, lo scorso anno le società italiane incluse nell’indice MSCI hanno registrato un dividend yield del 5,43%, che dovrebbe salire al 5,63% nel 2024.

 

Hans-Jörg Naumer - Global Head of Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors e autore dello studio - ha ricordato che in passato i dividendi hanno fornito un contributo di rilievo al rendimento totale degli investimenti azionari. Secondo l'esperto, inoltre, in passato i dividendi hanno evidenziato un andamento più regolare rispetto agli utili aziendali, dal che si può concludere che le società di solito si attengono alla propria politica sui dividendi dopo averla stabilita e tendono a incrementare le distribuzioni anziché a ridurle, anche qualora gli utili mostrino un andamento più debole.

"I dividendi conferiscono quindi stabilità ai portafogli, specialmente nei momenti di disruption," ha precisato Hans-Jörg Naumer.

Secondo lo studio, in Europa, nel recente passato, le distribuzioni di dividendi hanno fornito un apporto considerevole alla performance complessiva delle azioni. Dal 2019 al 2023 le distribuzioni di dividendi al 2,51% hanno rappresentato quasi la metà della performance totale dell’azionario (5,13%). Dal 2014 al 2018 hanno persino rappresentato la grande maggioranza del rendimento totale degli investimenti azionari (2,75% vs. 2,96%).

L'esperto ha aggiunto che le quotazioni delle società che distribuiscono dividendi si sono dimostrate in passato meno volatili di quelle delle aziende che non effettuano distribuzioni.

"La regola di massima è questa: gli utili aziendali sono più stabili dei corsi azionari, i dividendi sono più stabili degli utili aziendali", ha concluso Hans-Jörg Naumer.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.