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Powell (Fed): conferma o corregge?

Oggi vi presentiamo punti di vista diversi dal nostro sull’esito della riunione della Federal Reserve: una riunione dove la sola cosa certa è che ci sarà un aumento di 0,25% dei tassi ufficiali di interesse

di Valter Buffo 21 mar 2018 ore 09:04

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Oggi vi presentiamo punti di vista diversi dal nostro sull’esito della riunione della Federal Reserve: una riunione dove la sola cosa certa è che ci sarà un aumento di 0,25% dei tassi ufficiali di interesse, almeno se stiamo ai futures quotati al CME. Ma il mercato, e non da oggi, guarda molto più lontano: vuole capire quanti rialzi ci saranno nel 2018 e poi nel 2019. Sul mercato, oggi, prevale una previsione di un totale di quattro rialzi (pari allo 1%) per il costo del denaro nel 2018, come spiega qui sotto l’economista di Barclays:

”In the last projection in December, only four of 16 Fed officials forecast four rate hikes. To move the median to four hikes next week, four more Fed officials would have to move up their forecast to 4 hikes. “The committee, in our view, is more likely to move to four hikes this year at the June meeting, when incoming data affirm that fiscal stimulus is having the anticipated effects,” said Michael Gapen, chief U.S. economist at Barclays.

jerome-powellDi recente, però, una serie di fattori ha fatto comparire qualche nuvola sul future immediate dell’economa negli Stati Uniti: dagli aumenti delle tariffe commerciali alle nuove aliquote fiscali, fino allo scontro sul tetto al debito pubblico. Ne parla qui sotto l’economista di Vanguard:

“Powell’s biggest challenge will be to make clear that while market conditions warrant steady hikes, the federal-funds-rate target will remain well below its levels of the past 40 years,” said Joe Davis, chief economist at Vanguard, who was referring to Jerome Powell, the newly installed chairman of the Federal Reserve. Davis wrote that since Powell became chair, the seat has gotten “less comfortable” than it was when Powell’s nomination was approved in January. “The rollout of new tax legislation, the resolution of near-term debt-ceiling dramas, and a rise in aggressive trade proposals have plucked stuffing from the seat cushion,” he wrote. “The developments create new uncertainties about Fed policy and put a premium on crystal-clear communication from the chair.”

La conclusione di Recce’d è che il dibattito sui tre, o quattro, rialzi dei tassi in questo momento non coglie il punto: Powell nella recente Audizione al Congresso ha espresso una visione molto positiva dell’economia USA, sulla base della quale poggiano le attese di rialzo dell’inflazione (ne abbiamo scritto ieri). E’ presto oggi per fare scommesse sul numero di rialzi in tutto il 2018,  e sarà invece più utile concentrare l’attenzione sulle nuove previsioni economiche che la Fed presenterà durante la riunione.

 

 

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Fonte: SGSS

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 21 marzo 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.    Le attese sulla Fed hanno fatto tornare il dollaro Usa a 1,2250 contro euro
  2.    Proseguono le tensioni sul titolo Facebook
  3.    Dalla Casa Bianca continuano ad uscire voci e segnali di nervosismo
  4.    SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo di che cosa insegna la sterlina GBP nella gestione di un portafoglio
  5.    SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà lo spread Libor – OIS, al centro dell’attenzione degli operatori in tutto il Mondo

 

 

 

 

 

 

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