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Piazza Affari, cosa attendersi nel mese di febbraio 2017

Gli esperti di Intermonte Advisory e gestione hanno segnalato che il mese in corso è statisticamente neutrale: 11 mesi di performance positiva negli ultimi 19 anni (5 negli ultimi 10).

di Edoardo Fagnani 8 feb 2017 ore 10:27

Dopo aver terminato il mese di gennaio con una performance negativa (FTSEMib -3,4%), Piazza Affari ha iniziato all’insegna dell’incertezza.
Gli esperti di Intermonte Advisory e gestione hanno segnalato che il mese in corso è statisticamente neutrale: 11 mesi di performance positiva negli ultimi 19 anni (5 negli ultimi 10).
Intermonte Advisory e gestione ha evidenziato che l’attesa per una buona partenza nei primi  mesi dell’anno è durata solo tre settimane e nell’ultima di gennaio il mercato si è perso con gli interessi i guadagni ottenuti in precedenza. “La situazione economica rimane ancora abbastanza favorevole, la direzione delle stime sembra stare migliorando e le valutazioni sono attraenti”, hanno precisato gli esperti. 
Intermonte Advisory e gestione ricorda che resta sempre presente il rischio Italia a smorzare gli animi, anche se non condivide lo scenario catastrofico sull’evoluzione della situazione politica italiana che resterà nel breve, come sempre, inconcludente. “Riteniamo che un punto di svolta per il mercato potrebbe essere il superamento della prova Unicredit”, hanno puntualizzato gli esperti.

 

Eventi principali per il mercato italiano

strada-piazza-affariDal punto di vista macro l’evento principale sarà il dato sul PIL previsionale del 4° trimestre 2016/FY16 in agenda il 14 febbraio.
Il mese sarà invece particolarmente ricco di newsflow legato ai risultati aziendali, di numerosi investor day (Telecom Italia, Recordati) oltre che ovviamente dominato dall’aumento di capitale di Unicredit che occuperà le prime tre settimane del mese e che dovrebbe avere un impatto sulla liquidità del mercato/settore.



L’aumento di capitale di Unicredit visto come la «cartina di tornasole» per il sentiment sul settore bancario

Riteniamo che il  successo dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, il più grosso mai lanciato in Italia, determinerà il sentiment sul settore.
Le banche italiane continuano a sottoperformare quelle europee, che stanno beneficiando di uno scenario tassi più  favorevole. 
Il successo di questo aumento di capitale, e la capacità del mercato di assorbire un tale «liquidity event» del mercato , sarà per noi l’evento più significativo del mercato nel prossimo mese.

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Valutazioni attraenti, ma occhio a contrazione dei multipli in un contesto di tassi al rialzo

Il mercato italiano è cheap rispetto sia ai peers, in quanto offre una crescita maggiore sul 2017, che alla sua storia. In un contesto di tassi globali al rialzo, sono tipicamente i titoli/settori con i multipli più alti (ovvero i winner del QE) quelli più a rischio.

Telecom meglio di utilities dopo la forte sottoperformance

I due settori continuano a soffrire del rialzo dei tassi. Rimaniamo pessimisti sul comparto obbligazionario quest’anno, ma preferiamo a margine il settore telecom che ha un angolo M&A più interessante ed è maggiormente levereggiato ad una ripresa dei consumi domestici.

Focus sulle mid-small caps

Anticipando il prevedibile flusso in entrata dal lancio dei nuovi prodotti PIR, che indirizzeranno una parte degli investimenti su questo comparto, guardiamo  con interesse a questo segmento che offre interessanti opportunità di investire su ottime aziende con una volatilità tipicamente più ridotta e una liquidità più che accettabile.

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