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Petrolio e sterlina inglese: qualche cosa in comune?

Ha fatto notizia ieri sui mercati finanziari la ricerca di Goldman Sachs che prevede la fine del rally, o della fase di rialzo, per il petrolio. Potrebbe essere utile, per molti lettori e investitori che operano in materie prime

di Redazione Soldionline 16 giu 2016 ore 09:13

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Ha fatto notizia ieri sui mercati finanziari la ricerca di Goldman Sachs che prevede la fine del rally, o della fase di rialzo, per il petrolio. Potrebbe essere utile, per molti lettori e investitori che operano in materie prime, fare qualche confronto tra questa previsione e alcune previsioni del passato. Torniamo ad esempio a leggere un articolo di Bloomberg del settembre 2015:
 
petrolio_17Oil could drop below $20 a barrel as the search for a level that brings supply and demand back into balance makes prices even more volatile, Goldman Sachs Group Inc. predicted. With capacity to store oil exhausted in some places, prices may need to drop low enough to halt crude output that can no longer be stockpiled, said Jeff Currie, Goldman’s head of commodities research.“Once you breach storage capacity, prices have to spike below cash costs because you have to shut in production almost immediately,” Currie said in an interview with Bloomberg Television. Volatility will surge and he “wouldn’t be surprised if this market goes into the teens.”
 
Mettiamo questo articolo a confronto con un altro, più recente, del marzo 2016, ovvero di tre mesi fa, quando il petrolio trattava sotto i 30$
 
Oil prices have crashed to below $30-a-barrel amid warnings the rout could reach as low as $10 and bring down petrol prices to levels last seen in 2009. Standard Chartered became the latest major bank to downgrade its oil outlook to $10, joining the likes of Goldman Sachs, RBS and Morgan Stanley in making ultra-bearish calls as prices have collapsed by 15pc this year. Brent crude has now slipped to a fresh 12-year low of $30.41 a barrel, while West Texas Intermediate - the US benchmark - is trading at $29.93 - a level last seen in December 2013. Analysts warned the oil market remains fundamentally out of balance as record over-supply and stagnant demand weighs on traders.
 
Se qualche lettore pensasse che da parte nostra c’è una volontà polemica (del tipo “siamo stati più bravi”), si sbaglierebbe di grosso: lo scopo per il quale riproponiamo queste previsioni è per aiutare chi ci legge a capire come funziona il mercati finanziario. Quella strana cosa che si chiama “consenso” funziona esattamente così: ci sono, e ci saranno sempre, fasi in cui tutti si agitano e si fanno trascinare dalla corrente di pensiero dominante, e sembra del tutto ovvio sostenere che se un prezzo si è mosso al ribasso fino a ieri continuerà per sempre, perché … l’opposto è impossibile.
In questi momenti, chi dice il contrario risulta, agli occhi dei più, uno stupido. Questo gioco delle parti fa parte dei meccanismi della COMUNICAZIONE, che è una cosa totalmente diversa dall’investimento: è successo centinaia di volte in passato, succederà ancora in futuro, e probabilmente è quello che sta succedendo oggi con Brexit.
 
CONCLUSIONE    Recce’d vi segnala che è necessario sapere distinguere tra i meccanismi che regolano la comunicazione (quotidiani, TG e siti) dai meccanismi che regolano i mercati finanziari, che determinano i prezzi, e quindi i vostri rendimenti di portafoglio

GLI ALTRI TEMI che avranno oggi un visibile impatto sui mercati li trattiamo nel nostro The Morning Brief (disponibile dalle ore 7,00 per i Clienti e attraverso la nostra app). Ecco una sintesi per punti:

1.     Bank of Japan: ancora nulla    E’ forte la delusione degli operatori per il silenzio della BoJ di questa mattina: lo vedete dallo yen, che si rafforza e quindi scende sotto 105 contro USD
2.     Yellen: che cosa ha detto ieri sera  La riunione Federal Reserve ieri sera ha avuto l’esito che i mercati si aspettavano, come vedete dal grafico sotto di qualche giorno fa.
3.     La riunione di oggi della Bank of England  Vi segnaliamo che proprio ieri sono usciti i dati UK per la disoccupazione (al 5%, inferiore alle stime) e per i salari (in crescita al 2,0%, superiore alle attese)
4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana la sezione dedicata all’operatività si concentra non sul mercato azionario, bensì sul mercato obbligazionario: è un vero rifugio dai rischi,  oppure oggi è il fattore di rischio?
5.     SEZIONE L'ANALISI      questa settimana i nostri Clienti insieme a noi sposteranno lo sguardo sul secondo semestre: quale mondo ci aspetta, e per i mercati finanziari che cosa cambia?

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