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Perché oggi tutto passa dalle obbligazioni

A che scopo, oggi, si tengono Titoli di Stato in portafoglio? Rifletteteci bene: che obbiettivi avete? Nessuno oggi ricorda più gli anni in cui si perdevano soldi sulle obbligazioni: eppure è successo tante, tante, tante volte

di Valter Buffo 7 ott 2016 ore 09:14

Commento giornaliero di www.recce-d.com

In Recce’d siamo ogni giorno più sorpresi dal fatto che la grandissima parte dei commenti sui mercati finanziari internazionali si concentri sull’equity, ovvero sull’azionario. Ci sono gestori di portafoglio, Reti di venditori, e banche globali di investimento che scrivono e parlano come se esistesse soltanto l’azionario: ed è un grande errore. Oggi tutta l’azione passa invece prima di tutto dal mercato delle obbligazioni: sarà da lì, dai rendimenti e dai prezzi delle obbligazioni, che partiranno gli impulsi che decideranno quanto vale il mio, ed il vostro, portafoglio a fine 2016. Ora che i rendimenti delle obbligazioni si sono rimessi in moto, è opportuno chiedersi: dove potrebbero andare? C’è un livello massimo di sicurezza, che poi sarebbe il minimo dei prezzi? Da quando esiste il mondo, i Titoli di Stato pagano un interesse al creditore che è pari a una semplice somma

Tasso di inflazione

  • tasso di crescita dell’economia reale (PIL o GDP)
  • un premio al rischio


Da quando alcuni pubblici dipendenti, funzionari delle Banche Centrali, hanno deciso di “giocare a fare Dio”, i prezzi delle obbligazioni sono stati violentemente distorti, fino al punto che oggi nessuno, ma proprio nessuno, li capisce più. Neppure le stesse Banche Centrali. Che infatti, hanno tutte già ingranato la marcia indietro. Il risultato si è visto: nel primo grafico sotto, vedete l’indice Bloomberg dei titoli di Stato (indice che include le cedole), che segnala un rialzo abnorme (9%) dei prezzi nel primo semestre dell’anno, seguito però da un calo nell’ultimo trimestre. Nel secondo grafico, vedete che l’indice di Bloomberg ha in realtà nel primo semestre solo recuperato, ma si trova vicinissimo ai massimi toccati già nel 2012. Insomma: nel loro insieme, i Titoli di Stato da quattro anni sono una scelta del tutto sbagliata per l’investitore, perché a fronte di un rischio che nel grafico è evidente (-10% di ribasso nel 2015) sono stati capaci di produrre ZERO di rendimento. In quattro anni! E adesso, chi se li prende questi Titoli di Stato? Con una volatilità che da tempo si è avvicinata a quella delle azioni, i titoli lunghi prometto rendimenti NEGATIVI per anni, e se provate a giocare un po’ con la formuletta che vi abbiamo riproposto qui in alto, avete una misura degli spazi di ribasso che stanno di fronte a noi e a voi.

CONCLUSIONE   Recce’d vi domanda. A che scopo, oggi, si tengono Titoli di Stato in portafoglio? Rifletteteci bene: che obbiettivi avete? Nessuno oggi ricorda più gli anni in cui si perdevano soldi sulle obbligazioni: eppure è successo tante, tante, tante volte

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bgsv

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 7 ottobre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Sterlina GBP in caduta stamattina in Asia: ma è l’errore di un trader
  • Yen a 104: ed ora si muoverà l’euro/dollaro
  • Petrolio al test dei 50$ e Treasury decennale a 1,74%: siete pronti? I vostri portafogli sono pronti?
  • Dati macro dagli Stati Uniti: oggi arriva l’attesissima disoccupazione
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'  senza il tema “deflazione” da spendere coi tedeschi, la BCE sta preparando una graduale ritirata
  • SEZIONE L'ANALISI   pesano di più le dichiarazioni del Governo britannico oppure i dati dell’economia britannica?

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