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Perché la Cina non è Emergente

L’accelerazione al ribasso dei mercati di Borsa, mercoledì, è stata commentata da tutti, e spiegata da vari fattori. Noi oggi ne mettiamo uno al centro dell’attenzione: la Cina

di Valter Buffo 12 ott 2018 ore 07:51

Commento giornaliero di recce-d.com

 

borsa-cineseL’accelerazione al ribasso dei mercati di Borsa, mercoledì, è stata commentata da tutti, e spiegata da vari fattori. Noi oggi ne mettiamo uno al centro dell’attenzione, la Cina, argomento sul quale vi abbiamo informati anche ieri ed il giorno precedente.

Leggiamo, con riferimento alla Borsa, un commento da Bloomberg:

More companies are speaking up about the trade conflict’s impact on their business. Trinseo SA on Wednesday became the second chemicals maker this week to warn of disappointing results, partly due to trade uncertainty. Industrial supplier Fastenal Co. said new U.S. tariffs on Chinese goods are hurting customers. “U.S. equity markets have been resilient to rising trade tensions compared to their global counterparts, leaving them susceptible to pullbacks as the costs become more apparent,” Mark Haefele, global chief investment officer at UBS Wealth Management, said in a note. Also somewhat related: Luxury-goods are in a meltdown after LVMH confirmed that China was cracking down on undeclared imports of such products.

Come vedete, in questo passaggio si sottolinea l’importanza delle incertezze legate alla guerra dei dazi commerciali, che è in corso e che potrebbe durare a lungo.

Recce’d invece, da mercoledì ad oggi, ha messo l’accento sullo stato dell’economia e della finanza in Cina. A nostro giudizio, il problema più significativo, che poi causa tensioni sia sul mercato finanziario sia nelle relazioni internazionali, è che non è più possibile per la Cina adottare un modello di sviluppo da Paese Emergente, e questo a causa delle dimensioni della propria economia.

La Cina, come dice anche il brano che segue, deve adattarsi e diventare una “economia normale”.

There’s no economic crisis in China. There is a slowdown. That can be a good thing. Yes, China is the second-largest economy and deeply enmeshed in the planet’s commercial map. That’s all the more reason it needs to keep becoming a more normal economy, with a more mature pace of growth. That will increasingly be driven by consumers and technology, and less by exports.  Beijing may have begun to accept that, as its economy becomes more normal, it will have normal vulnerability to business cycles, just like the other large economies. That’s the best way to understand the People’s Bank of China’s cut in bank reserve requirements this week. It may also explain how China wrestles with what to do about its currency, the yuan.

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 12 ottobre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Il dato per l’inflazione USA è uscito inferiore alle attese
  • Dopo il crollo di mercoledì, per la Borsa di New York niente rimbalzo
  • Il dollaro ieri è rimasto sotto quota 1,1600 contro euro
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della volatilità dei mercati e di come trarne un vantaggio per il proprio portafoglio
  • SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la crescita economica nella parte finale del 2018 e nel 2019

 

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