Perché bisogna tenere sotto controllo l’inflazione finanziaria
L'inflazione adesso, e per i prossimi mesi, sarà il fianco scoperto della FED: e quindi per questa ragione aumenta, ed aumenterà, la reattività di valute e a tutti i dati legati all’indice dei prezzi
di Valter Buffo 14 feb 2019 ore 09:08Commento giornaliero di recce-d.com
Il dato di ieri per l’inflazione USA ha fatto salire il dollaro USA e persino i rendimenti delle obbligazioni: eppure, si trattava di una dato in linea con le attese, e in sostanza invariato rispetto al mese precedente. Come si spiega? Lo abbiamo scritto ieri mattina, che la recente mossa ad U della Fed mette la stessa Fed in una posizione di super-sensibilità ai dati per l’inflazione. In altre parole, l’inflazione adesso, e per i prossimi mesi, sarà il “fianco scoperto” della Banca Centrale: e quindi per questa ragione aumenta, ed aumenterà, la reattività delle valute e dei tassi a tutti i dati legati all’indice dei prezzi, come in articolare i salari ed i prezzi delle materie prime a cominciare dal petrolio. Vi facciamo osservare, anche grazie al brano che segue qui sotto, che questo stato delle cose avrà una influenza importante anche sulla Borsa.
Last week, when discussing the trajectory of the market, Nomura's Charlie McElligott said that the fate of the rally, or lack thereof, depends on two main things: where the dollar goes from here, and what happens to inflation. And while the dollar persistently refuses to drop despite - or rather in spite of - Wall Street's top consensus trade for 2019 being a lower dollar now that the Fed has reversed dovishly, the bigger question is with the unemployment rate now below most estimates of full employment for a couple of years, why is inflation still below target? Needless to say, with the FOMC now highlighting “muted inflation pressures” as a reason to remain patient, this question has taken on renewed importance, especially since asset prices have shown a heightened sensitivity to inflationary spikes. So how is it that whereas inflation in asset prices is rampant, with many openly warning of a new asset bubble, price increases in the real economy are so low as to allow the Fed to stay "patient" indefinitely, thus perpetuating the stock bubble?
Queste osservazioni ci portano al grafico più sotto, che a nostro modo di vedere è molto interessante e significativo. Se negli Anni Settata ed Ottanta il tema dominante era, sia sui mercati sia nell’economia, su l’inflazione intesa come aumento dei salari e dei prezzi al consumo, nei primi due decenni del nuovo Millennio la caratteristica dominante è stata l’inflazione ma degli asset finanziari. I dati del grafico sotto lo spiegano. A nostro giudizio, come fu sconfitta l’inflazione dei prezzi al consumo restringendo la liquidità, anche per uscire dalla attuale fase di inflazione degli asset finanziari ci troveremo a affrontare una situazione nella quale sarà necessario procedere con un taglio delle liquidità circolante.
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 14 febbraio 2019, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Ieri abbiamo visto i dati per l’inflazione da USA e Regno Unito
- Stamattina abbiamo visto i dati dalla Cina per la bilancia commerciale
- Petrolio sempre fermo tra 50 e 55 dollari USA senza una direzione
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci occupiamo dell’andamento degli utili delle Società in Europa
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la vicenda delle tariffe tra USA e Cina: è davvero così importante per noi investitori?