La paura spinge i mercati azionari a nuovi massimi
Lo ha detto il premio Nobel per l’economia Robert Shiller. Il “pessimismo globale” tiene ferma l’economia e le banche centrali devono aumentare l’offerta di moneta. Possibili bolle azionarie
di Marco Delugan 23 mar 2015 ore 12:28“E’ la paura e non l’euforia a guidare i mercati azionari a sempre nuovi massimi”, lo ha detto il premio Nobel dell'Economia Robert Shiller, in un'intervista al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung.
Shiller, che ha 68 anni, ha vinto il Premio Nobel per l’economia nel 2013, condividendolo con Eugene Fama e Lars Peter Hanse, per uno studio sui mercati finanziari. E' uno dei principali studiosi di finanza comportamentale, famoso per il suo libro dal titolo "Esuberanza irrazionale" in cui spiega il fenomeno delle bolle speculative, del loro formarsi e del loro scoppiare.
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Secondo Schiller il boom azionario a cui stiamo assistendo è una sorta di “boom normale”, senza particolare euforia, dovuto in gran parte alla mancanza di valide alternative di investimento visti i tassi di interesse già molto bassi e scesi ulteriormente per via delle recenti operazioni di Quantitative Easing (QE) avviate dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Ma la causa vera della discesa dei tassi di interesse non sarebbe, secondo Shiller, tanto nelle specifiche operazioni della BCE, quanto piuttosto nel “pessimismo globale” sul futuro dell’economia che le ha rese necessarie. Il QE ha infatti tra i suoi scopi anche quello di rivitalizzare l’economia europea frenata, secondo Shiller, dalla paura del futuro.
Secondo l’economista statunitense, l’enorme quantità di liquidità così iniettata nel sistema finanziario potrebbe inoltre portare a nuove bolle sui mercati azionari - e su quello immobiliare - che potrebbero poi scoppiare a breve termine.
Su come investire in questo periodo, Shiller ritiene che il petrolio possa essere una buona opportunità visti i prezzi molto bassi e la possibilità concreta che possano tornare a salire nel prossimo futuro.