L'outlook al 2024 di S&P Global Ratings per le banche globali
L'esperto ritiene che questa tenuta sia dovuta in gran parte alla solida capitalizzazione, al miglioramento della redditività e alla qualità degli attivi
di Redazione Lapenna del Web 17 nov 2023 ore 10:58Gavin Gunning - credit analyst di S&P Global Ratings - ha confermato a "stabile" l'outlook per le banche globali, precisando che secondo i dati al 31 ottobre 2023 il 79% degli outlook dei rating bancari era stabile.
L'esperto ritiene che questa tenuta sia dovuta in gran parte alla solida capitalizzazione, al miglioramento della redditività e alla qualità degli attivi ancora solida. Secondo Gavin Gunning, le deboli prospettive economiche per il 2024 metteranno alla prova i volumi di attività delle banche, la qualità degli attivi e le condizioni di finanziamento. "In positivo, gli utili della maggior parte delle banche continueranno a beneficiare dei tassi d'interesse elevati," ha precisato l'esperto.
Inoltre, l'analista prevede che i rischi principali possano intensificarsi. Gavin Gunning ritiene che, sebbene non sia lo scenario di base di S&P Global, è possibile che si verifichi un marcato deterioramento delle condizioni economiche in Europa, Stati Uniti e Cina, con l'inflazione che rimane elevata.
Secondo Gavin Gunning, i mercati immobiliari commerciali stanno subendo una significativa flessione in alcune aree, con un calo della domanda e dei prezzi, soprattutto negli Stati Uniti, in Cina e in alcuni Paesi europei. A suo avviso, le relative perdite, sebbene affrontabili, si faranno sentire per alcuni anni.
"S&P continua a prevedere una crescente divergenza del credito," precisa l'esperto, il quale afferma inoltre che "la pressione sarà più marcata per le istituzioni finanziarie non bancarie e per le realtà con profili di finanziamento deboli o direttamente esposte al rischio geopolitico."
Con riferimento al settore bancario italiano, Gavin Gunning prevede che la maggiore resilienza degli istituti nazionali sarà messa alla prova nel 2024 più di quanto sia avvenuto nel 2023. Le perdite di credito aumenteranno, prevede l'esperto, ma probabilmente meno di quanto previsto in precedenza. "Le differenze tra le banche diventino sempre più evidenti", ha concluso Gavin Gunning.