Le opportunità dell’estate 2020 per investire
Anche le stagioni influenzano l’andamento degli investimenti: i vari comparti in cui si può investire mostrano andamenti differenti. Ma non sempre è facile muoversi in modo autonomo
di Redazione Soldionline 15 lug 2020 ore 12:16Sembrerà strano, ma anche le stagioni influenzano l’andamento degli investimenti. A seconda del periodo dell’anno in cui ci si trova, infatti, i vari comparti in cui si può investire mostrano andamenti differenti. Che alcune asset class soffrano i mesi freddi, altre il caldo e altre ancora le mezze stagioni è un fenomeno relativamente certo. Alcuni analisti che si sono dedicati al tema, hanno infatti riscontrato una ciclicità nel tempo che fuga i dubbi sull’esistenza di un nesso tra periodo dell’anno e andamento delle asset class.
Investire seguendo la bussola
Anche se si dice spesso che non ci sono più le mezze stagioni, l’alternarsi delle stagioni resta un fatto certo, che avviene puntualmente rispettando le scadenze. Questo consente di rendere prevedibili le stagioni e di programmare gli investimenti. Tutti sanno che i costumi da bagno si vendono prima dell’estate e il panettone sotto Natale, così come è ormai abbastanza certo che i nuovi smartphone della Apple vengano lanciati a ridosso dell’autunno. La regolarità di questi eventi li rende pressoché ovvii, fino al punto da non farci più caso tanto sono normali, ma nell’ottica dell’investitore questa alta ovvietà rappresenta un’informazione preziosa per decidere come investire. Consente infatti di sfruttare uno dei fattori chiave per un buon investimento: giocare d’anticipo, cioè capire da che parte tirerà il vento e come si muoveranno i mercati.
D’altro lato non bisogna dare nulla troppo per scontato e anche le stagioni vanno contestualizzate. Occorre infatti ricordare che estate/inverno e primavera/autunno non si escludono a vicenda ma sono sempre presenti in contemporanea: all’estate nel nostro emisfero, per restare all’attualità, corrisponde l’inverno nell’emisfero sud. E dunque, prima di pensare che una determinata asset class abbia già raggiunto il picco è opportuno valutare se non ci si trovi invece in un intervallo tra un picco ed un altro, cioè in un periodo nel quale conviene entrare in un determinato mercato.
L’anomala estate 2020
Ma che estate sarà l’estate 2020, nelle aree dove è già in corso? Quali settori appaiono promettenti? In linea di massima, l’estate 2020 appare caratterizzarsi come un periodo di recupero rispetto al tempo perso, o per meglio dire al tempo sospeso/congelato dei mesi in cui tutto si è fermato a causa del coronavirus e delle conseguenti misure di contenimento. Per i prossimi mesi si attende quindi l’immissione in circolo di una vastissima liquidità, ad opera anzitutto di istituzioni pubbliche, nazionali o sovranazionali. Questo avrà ovviamente un forte impatto sui mercati azionari ed obbligazionari, ma, come dimostra anche il dibattito italiano sull’opportunità che lo Stato entri o meno nella compagine societaria di aziende bisognose di liquidità, l’intervento pubblico non emargina completamente la possibilità di liquidità da privati. Per quanto appaia certo che avvenga, ancora non si sa quando e in quali settori l’intervento pubblico avrà luogo. Settori come quello del turismo caratterizzati da una fortissima stagionalità non possono attendere, si farebbe troppo tardi, e appaiono quindi come uno dei principali ambiti verso il quale indirizzare il risparmio privato. L’urgenza fa peraltro sì che anche grandi catene siano rilevabili a buon prezzo ed in linea di massima suggerisce un conferimento di liquidità sotto forma di ingresso nel capitale azionario piuttosto che di prestito obbligazionario.
Sul fronte delle utilities, i carburanti fossili (petrolio anzitutto) sembrano aver arrestato la corsa al ribasso mentre i trasporti (anche quello aereo, che pure non vivrà l’estate più felice) appaiono in ripresa. E per il settore automotive, fortissimamente colpito nei mesi scorsi, si prospettano incentivi alla rottamazione.
Sicuramente vitale appare infine il settore delle telecomunicazioni. Covid 19 non ha impedito ad Apple di lanciare la nuova versione di iPhone SE e di mettere in cantiere il lancio di iPhone 12, ma soprattutto il lockdown ha reso ancor più impellente il bisogno di assicurare la connessione di persone e dati per via telematica, onde evitare la paralisi sociale completa in caso di nuova crisi. Al netto di problematiche geopolitiche (che hanno irrigidito la posizione del Regno Unito rispetto ad Huawei, ad esempio), la tecnologia 5G appare più urgente che mai.
Approcciarsi al mercato è però tutt’altro che semplice. Oltre a competenze serve tempo, non solo per decidere la propria asset allocation ma anche per monitorare l’andamento delle diverse attività in portafoglio. Ecco perché una soluzione più efficace potrebbe essere quella di rivolgersi a una società di consulenza indipendente, che senza conflitti di interesse e a costi decisamente competitivi possa studiare la miglior soluzione per ogni investitore.