Oltre il Referendum: l’economia USA
Chi è andato in confusione per l’esito del Referendum, e non sa che fare dei propri portafogli, farebbe bene a … guardare altrove, ed in particolare agli Stati Uniti
di Valter Buffo 5 dic 2016 ore 08:55Commento giornaliero di www.recce-d.com
Nelle giornate di confusione che ci attendono, dopo che in Italia ha vinto il NO, e prima delle riunioni delle Banche Centrali, noi ci sentiamo di dare a tutti gli investitori un (forte consiglio): guardate altrove, pensate ad alto, valutate altre cose rispetto a quelle che trovate sulle prime pagine. Già, direte voi, ma a che cosa? Chi è andato in confusione per l’esito del Referendum, e non sa che fare dei propri portafogli, farebbe bene a … guardare altrove, ed in particolare agli Stati Uniti. Saranno infatti gli Stati Uniti, più che il Referendum, a decidere che fine faranno i vostri soldi: e a questo proposito, dovreste fare bene attenzione ai dati di venerdì scorso, ed essere bravi a capire che cosa significano. I 178 mila nuovi occupati di venerdì, che portano il tasso di disoccupazione USA al minimo da nove anni (4,6%) sono un dato molto significativo proprio perché arriva a pochi gionri da un risultato elettorale che ha visto premiato il candidato che ha spinto in modo più esplicito e forte sul “disagio economico dei ceti più bassi”. Dovete riconoscere che un risultato simile è, quanto meno, curioso, in un Paese dove la (come potete vedere nel primo grafico sotto): come investitori, è il caso di riflettere con attenzione, per capire che cosa sta succedendo: perché, come tutti vedete, le cose non vanno “come sempre sono andate”, e siamo in una fase nuova, sia politica sia finanziaria. Co sono numerose implicazioni, per i mercati finanziari, nei dati dello scorso venerdì: il più forte, a nostro parere, è quello che riguarda lo stato generale del’economia USA, che poi si riflette, in modo diretto, sull’economa globale. Nel secondo grafico sotto, potete vedere che c’è stato nel corso del 2016 un miglioramento globale dei dati per il settore industriale, e per la manifattura in particolare: sia negli USA, sia in Europa, sia in Asia, i dati più recenti ci hanno detto tutti che l’economia va … un po’ meno male di quanto era stato previsto. Questo è il dato nuovo con cui fare i conti: e noi ci chiediamo in che misura i mercati sono pronti a questo scenario, in parte inatteso.
CONCLUSIONE Recce’d vi domanda: è un bene, per noi investitori, che le economia stiano … un po’ meno male del previsto?
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 5 dicembre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:
1. Referendum: i portafogli modello di Recce’e erano stati modificati sette giorni fa
2. Oltre il Referendum: la Cina e Trump costituiscono un argomento molto più forte, epr noi investitori
3. Referendum e BCE: chi ha scritto nei giorni scorsi che “ai BTP ci penderà Draghi” avrà delle forti delusioni, a partire dalla riunione del prossimo 8 dicembre
4. SEZIONE L'OPERATIVITA' Finisce il 2016: nel 2017 l’attenzione i Borsa tornerà sui settori, e noi questa settimana ce ne occuperemo di nuovo
5. SEZIONE L'ANALISI Da quanti anni non si parlava di “tassi di interesse reali”, di “velocità della moneta”, di “premio a termine”? Ecco: da oggi se ne riparlerà, e per molto tempo