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Obbligazioni sostenibili, qualche indicazione per il 2023

di Redazione Lapenna del Web 9 gen 2023 ore 10:19 Le news sul tuo Smartphone

green_1Secondo quanto riportano Céline Deroux - Senior Fixed Income Strategist, obbligazioni globali - e Lucia Meloni - Lead ESG Analyst, ESG Investments & Research di Candriam - nel 2023 si dovrebbe assistere a una ripresa dell'offerta di obbligazioni sostenibili, con 900 miliardi di dollari di emissioni previste, suddivise tra i quattro tipi di strumenti seguenti: green bonds, sustainability e sustainability-linked bonds, e social bonds.

Nel dettaglio, secondo le due esperte le emissioni green dovrebbero prevalere (60% del totale) grazie al finanziamento di numerosi progetti ecologici in Europa ma anche negli Stati Uniti nell'ambito dell'Inflation Reduction Act. "Anche le obbligazioni legate alla sostenibilità (12%) dovrebbero aumentare, in quanto consentono agli emittenti di mettere in evidenza i loro impegni nei confronti della sostenibilità e le loro strategie di decarbonizzazione, il che potrebbe suscitare un crescente interesse negli emittenti high yield", hanno precisato Céline Deroux e Lucia Meloni.

Secondo le due analiste i social bond (14% del totale) dovrebbero rimanere limitati al settore bancario o a quello delle agenzie, dato che è più difficile finanziare progetti sociali tramite investimenti in conto capitale. "Ma in caso di recessione economica grave o prolungata, potrebbero registrare una ripresa", hanno precisato Céline Deroux e Lucia Meloni.

Infine, le due esperte ritengono che le obbligazioni di sostenibilità (14%) dovrebbero rimanere uno strumento preferito da alcuni organismi sovranazionali o banche, ma la loro quota di mercato dovrebbe ridursi nel medio termine a causa della mancanza di chiarezza sul loro reale impatto e del numero di progetti ecologici o sociali da finanziare.

"Poiché prevediamo che il contesto economico rimarrà difficile e che la dispersione tra ritardatari e vincitori aumenterà, riteniamo che l'analisi del rischio emittente rimarrà fondamentale e quindi privilegiamo un'attenta selezione degli emittenti", hanno suggerito Céline Deroux e Lucia Meloni, secondo cui l'attuale crisi e le questioni legate alla governance hanno rafforzato la necessità di integrare i criteri ESG nell'analisi fondamentale. "Data la crescita e la diversificazione in corso sul mercato delle obbligazioni sostenibili, evitare il greenwashing è una priorità", hanno concluso le due esperte.

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