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Obbligazioni: la classe d’attivi da preferire per il 2023

di Redazione Lapenna del Web 20 dic 2022 ore 10:41 Le news sul tuo Smartphone

mercato-azionario_2Analizzando le prospettive di investimento per il 2023, Laurent Denize - Co-CIO di ODDO BHF - ritiene che il mercato del credito resti la classe d’attivi da preferire. A suo avviso, in base al livello individuale di propensione al rischio, è possibile posizionarsi su obbligazioni di qualità intorno al 3,5%, o su obbligazioni un po’ più rischiose al 6,5% con scadenze a 5 anni. Secondo Laurent Denize, potrebbe anche valere la pena posizionarsi su obbligazioni subordinate di emittenti di qualità, sia bancarie che corporate” "I rendimenti si avvicinano al 6% con emittenti molto solidi", ha puntualizzato l'esperto.

Perché posizionarsi sul credito quando la recessione si avvicina? Secondo Denize, il motivo ha più a che fare con un ragionamento filosofico o sociologico. "In effetti, durante il Covid i governi hanno messo in atto politiche di bilancio con l’obiettivo di proteggere a qualsiasi costo il capitale umano e produttivo dalle conseguenze dello shock combinato di offerta e domanda", spiega. "Un tale impegno richiederà tempo per essere invertito o addirittura frenato, limitando i default che avrebbero dovuto verificarsi con una contrazione dell'economia".

In conclusione, Denize afferma che è necessario arbitrare tra il premio al rischio offerto oggi, ossia la probabilità implicita di default inclusa nel prezzo delle obbligazioni (40% in termini cumulativi su 5 anni), e la probabilità di default che si osserverà (molto più bassa).

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