Neutrali su azioni e bond. Oro sotto pressione
Gli analisti del Credit Suisse hanno fornito un aggiornamento della propria strategia di investimento sulla base del repricing delle aspettative politiche degli istituti centrali
di Redazione Soldionline 14 lug 2017 ore 09:59Gli analisti del Credit Suisse hanno fornito un aggiornamento della propria strategia di investimento, in uno scenario caratterizzato da una crescente volatilità dei tassi di interesse e da un rialzo dei rendimenti obbligazionari, come conseguenza delle possibili mosse future delle banche centrali. In particolare, Nannette Hechler-Fayd'herbe, Head of Global Investment Strategy, ritiene che "nell’Eurozona il mercato stia sovrastimando la rapidità e la misura con la quale lo stimolo monetario verrà ritirato". Per questo la strategist resta neutrale su reddito fisso e azionario e si aspetta una certa vulnerabilità di oro e metalli preziosi. Nell'analisi seguente Nannette Hechler-Fayd'herbe fornisce maggiori dettagli sulla strategia di investimento del gruppo svizzero.
Rendimenti superiori in USD
Nonostante il recente irripidimento, le curve dei rendimenti USA restano piatte rispetto a Eurozona e Svizzera. Ciò è in contrasto con l’attesa di una riaccelerazione economica negli USA e con una natura transitoria della flessione dell’inflazione. Pertanto ci aspettiamo un aumento dei rendimenti USA per gran parte delle scadenze e un irripidimento della curva dei rendimenti. Nell’Eurozona e in Svizzera, i rendimenti ora sono nell’intervallo del fair value e offrono un miglior valore rispetto agli ultimi mesi. I nostri investimenti obbligazionari preferiti restano le obbligazioni, in particolare quelle societarie investment grade e i titoli finanziari con scadenze di 2–4 anni.
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Energia, sanità e telecomunicazioni
Una volatilità superiore dei tassi di interesse alimenterà in ultima analisi la volatilità del mercato azionario, con gli investitori che inevitabilmente valutano i trend degli utili rispetto alla prospettiva di tassi di sconto superiori e attuano un repricing dei settori con fondamentali più deboli. Restiamo neutrali e non incrementiamo l’esposizione azionaria (beta) nei portafogli. Puntiamo su settori e mercati che offrono trend degli utili convincenti e che non sono troppo dispendiosi. Si tratta di sanità ed energia, ai quali ora aggiungiamo le telecomunicazioni. Favoriamo ancora Eurozona, Svizzera, Canada e Australia.
Attenzione alla SEK!
L’EUR ha toccato un massimo dopo un’interpretazione eccessivamente aggressiva dei recenti commenti di Mario Draghi, ma da allora ha mostrato un andamento più moderato. Riteniamo che l’EUR continuerà a correggersi verso la parte inferiore dell’intervallo di trading 1.05–1.15, man mano che i mercati finanziari adegueranno al rialzo le loro aspettative oltremodo accomodanti sui fed fund. La valuta per la quale ci aspettiamo un apprezzamento è la SEK. La Riksbank avrà crescenti difficoltà a giustificare la propria politica monetaria ultra-espansiva a fronte di una crescita più robusta nell’Eurozona. La SEK è significativamente sottovalutata – e prevediamo un discreto rialzo su 12 mesi.
Oro sotto pressione
Ci aspettiamo che l’oro rimanga sotto pressione fintanto che non si verificherà una correzione al rialzo dei rendimenti USA. Le commodity energetiche restano in una difficile fase di ribilanciamento. Il ribasso delle scorte dovrebbe accelerare e contribuire a un’ulteriore ripresa dei prezzi del petrolio. Siamo diventati neutrali sugli immobili in vista della correzione dei rendimenti e ribadiamo questo giudizio.
Aggiornamento sui temi di investimento per il 2017
Dei nostri nove principali temi di investimento per il 2017, chiudiamo il nostro giudizio sul settore immobiliare che ha reso circa il 6% dall’inizio dell’anno. Pur rientrando ancora tra le componenti dell’asset allocation, non consideriamo quello immobiliare come un tema di spicco nel secondo semestre. Nel reddito fisso continuiamo a pensare che le obbligazioni finanziarie subordinate restino il modo migliore per ottenere un rendimento discreto. In ambito azionario, il nostro tema del miglioramento della top-line resta appropriato con il rialzo dei tassi di interesse. Preferiamo ancora i forti beneficiari dell’USD come le azioni svizzere e dell’Eurozona, dato che ci aspettiamo un nuovo rafforzamento del biglietto verde. “Investimenti per crescita e inflazione” rimane parimenti un valido tema macro. Infine, così come per le commodity energetiche, ci attendiamo una ripresa della performance, ma teniamo sotto stretto controllo le dinamiche di produzione del petrolio.
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