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Mercati volatili, meglio una strategia long/short

Secondo Mark Dowding (BlueBay Asset Management) a una strategia long-only sarebbe da preferirne una long/short, che negli scorsi mesi ha fornito un adeguato livello di protezione ai portafogli.

di Redazione Soldionline 2 dic 2020 ore 14:01

investire-crisi"Dopo più di dieci anni di mercati relativamente stabili, il mondo degli investimenti è cambiato drasticamente con l’arrivo del Covid, che ha innescato livelli di volatilità che non si vedevano dalla crisi finanziaria del 2008". Lo segnala Mark Dowding, Chief Investment Officer di BlueBay Asset Management, aggiungendo che questa situazione potrebbe protrarsi anche nel prossimo futuro, in quanto altri eventi cruciali impatteranno sui mercati.

Sulla base di questo scenario quale approccio andrebbe adottato? Secondo Mark Dowding a una strategia long-only sarebbe da preferirne una long/short, che negli scorsi mesi ha fornito un adeguato livello di protezione ai portafogli.

Nell'analisi seguente l'esperto fornisce maggiori dettagli a sostegno di questa tesi.

 

Dopo più di dieci anni di mercati relativamente stabili, il mondo degli investimenti è cambiato drasticamente con l’arrivo del Covid, che ha innescato livelli di volatilità che non si vedevano dalla crisi finanziaria del 2008. Il rapido aumento della volatilità ha fatto sì che gli investitori si trovassero bloccati con gli investimenti su cui erano già posizionati e chi investiva fortemente in fondi passivi long-only ha visto un crollo nel valore del proprio portafoglio. Al contrario gli investitori long/short hanno goduto di un certo livello di protezione.

 

Gli investitori alla ricerca di conforto potrebbero essere tentati di descrivere il contesto di mercato di marzo e aprile come inusuale. Rispetto agli ultimi dieci anni sicuramente lo è stato. Tuttavia, ciò che abbiamo visto da allora, e ciò che ci aspettiamo dal prossimo futuro, implica che volatilità e incertezza persisteranno per un certo periodo di tempo, dato che altri eventi cruciali impatteranno sui mercati, come le elezioni e il continuo contrasto tra i produttori di petrolio. Inoltre, le banche centrali stanno iniziando a riconoscere i limiti delle proprie misure di stimolo e gli effetti avversi dei tassi di interesse negativi. Con le politiche monetarie che non sembrano sortire gli effetti desiderati, gli investitori possono aspettarsi politiche fiscali molto più aggressive. Con tutte queste variabili che influenzano la "nuova normalità", riteniamo che gli investitori dovranno riconsiderare il proprio approccio e iniziare chiedersi se le loro convinzioni siano ancora valide nell’attuale contesto.

 

Molti investitori hanno una predisposizione comportamentale che li induce a evitare di scommettere sul fatto che le cose andranno male per un’azienda o un settore. Una strategia long/short ha il potenziale per porre rimedio a questo bias umano, fornendo la possibilità di generare profitti anche quando i mercati non si muovono al rialzo. Sostanzialmente, si tratta di adottare una view favorevole nei confronti dei bond che a tuo avviso andranno bene, proteggendoti al contempo da quelli che invece ti aspetti andranno male. Tuttavia, abbracciare una strategia long/short non significa soltanto adottare posizioni corte sulle aziende "cattive" e lunghe su quelle "buone". È anche possibile shortare aziende ‘buone’ perché sono sopravvalutate o andare lunghi su aziende in difficoltà perché sono scambiate su livelli troppo bassi. Inoltre, adottare posizioni short può anche aiutare gli investitori a raggiungere i propri obiettivi ESG, esercitando pressioni sulle aziende affinché migliorino le loro pratiche.

 

La pandemia ha rimodellato il mondo degli investimenti, innescando una maggiore volatilità che sembra destinata a rimanere lo status quo per il prossimo futuro. In pochi si aspettavano i movimenti bruschi sui mercati che hanno fatto seguito alla pandemia, ma gli investitori long-only sono stati i più colpiti, avendo dovuto affrontare un rallentamento radicale, mentre quelli esposti a strategie long/short sono stati più protetti dai bruschi riprezzamenti. Di fronte a una profonda recessione, a tassi ai minimi e a un contesto di "nuova normalità" senza precedenti, gli investitori devono accettare la realtà che i rendimenti potrebbero essere messi alla prova nel prossimo futuro. Un approccio long/short non solo può proteggere le performance del portafoglio, ma anche evitare titoli sopravvalutati ed esercitare pressioni sulle aziende per migliorare le credenziali ESG. In tempi incerti, combinare strategie long/short e long-only tradizionali in una certa asset class può aiutare a perfezionare il portafoglio, affinché sia in grado di performare meglio nella "nuova normalità", e, di conseguenza, di beneficiare della volatilità, piuttosto che essere alla sua mercé.
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