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Mercati nervosi nell'ultimo trimestre del 2023?

di Redazione Lapenna del Web 4 ott 2023 ore 10:09 Le news sul tuo Smartphone

azioni-europaSecondo Giacomo Calef - Country Manager Italia, NS Partners - le performance negative degli ultimi due mesi potrebbero aprire a una fase burrascosa per i mercati e per l’economia. A suo avviso, gli effetti delle strette monetarie delle banche centrali cominciano a riverberarsi sui fondamentali economici, rallentando la crescita, mentre l’inflazione, sebbene in continuo calo, resta ancora a livelli deleteri.

Giacomo Calef ha segnalato che negli ultimi mesi si sono aggiunte le paure relative alla Cina, che stenta ancora a mostrare una decisa ripresa, oltre alla crescita dei prezzi del greggio, dovuta ad un’estensione del taglio alla produzione da parte di Arabia Saudita e Russia. L'esperto ritiene che la debolezza della seconda economia globale resti la principale causa del ritracciamento di agosto-settembre, aggravata da un settore immobiliare particolarmente fragile.

 

Di conseguenza, secondo Giacomo Calef, in questo particolare contesto di mercato gli investitori sono in cerca di sicurezza, ribilanciando il proprio portafoglio per prepararsi a eventuali scossoni. "Ad essere privilegiati sono quindi i titoli azionari più sicuri che garantiscono ritorni stabili e crescenti, godono di alte barriere all’ingresso e offrono generosi dividendi, come quelli dei consumi non-ciclici", ha puntualizzato l'esperto.

Inoltre, Giacomo Calef ritiene che a frenare la crescita degli indici siano anche gli attraenti rendimenti sull’obbligazionario, diretta conseguenza delle politiche monetarie restrittive.

 

Secondo l'esperto sembra che il 2023 possa chiudersi nel complesso con un andamento contrastato, in quanto il rally di inizio anno, quasi interamente trainato dai titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale, si è ormai esaurito, mentre sul piano macroeconomico le prospettive sono fosche e restano legate alle dinamiche cinesi.

"Un’eventuale ripresa del gigante asiatico potrebbe infatti ridare fiducia ai mercati e incoraggiare uno slancio sui principali indici verso gli ultimi mesi del 2023, con l’attuale fase di wait-and-see che quindi potrebbe rivelarsi solo transitoria, sebbene le criticità continuino a persistere", ha concluso Giacomo Calef.

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