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Mercati mondiali, i ricchi non piangono

Non si interrompe la corsa delle borse americane e i big di quella che chiamavamo new economy crescono ininterrottamente, ponendo interrogativi da fanta-sociologia

di Mario Elia 27 nov 2017 ore 15:22

La settimana di Wall Street, pur mutilata dal Thanksgiving e dal Black Friday, ha evidenziato ancora una volta che le quotazioni, sorrette da una buona economia, intendono resistere. Anzi, a progredire, dal momento che sia l’S&P500 che il Nasdaq hanno superato i livelli storici. Finora, i vari  Zuckerberg, Bezos e Gates non devono temere per i loro forzieri.
I Faang continuano quindi l’inesausta corsa e, se già non sta succedendo, saranno presto oggetto di analisi in migliaia di tesi di laurea. Ne parla brevemente il nostro sito Cosa sono i FAANG?


ABOUT ITALY

In tanta euforia, il FtseMib milanese fa quello che può, sempre alle prese con le irrisolte questioni bancarie, anche se ieri il DG dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha dichiarato che entro l’anno le banche italiane cederanno portafogli di Npl per 80 mld di euro. Contento lui… Venerdì scorso l’indice è salito a 22.416 punti, che non è poco.

 

I listini di Piazza Affari abbondano di buone aziende e, di settimana in settimana, proponiamo l’analisi delle più interessanti, basandoci anche sui dati forniti da SoldiOnline alla sezione Trova Titoli.

È ora il turno di El.En, un’azienda toscana fondata nel 1981 e specializzata nella fabbricazione di sistemi laser, sia per il settore medicale che per quello industriale. Il prezzo dell’azione è passato dai 7,05 euro del gennaio 2015 agli attuali 26,18 euro, numeri che dicono tutto.

 

La tabella:

 

Azienda

 

Cap. mln Euro

 

Roe

 

P/E

 

P/BV

 

Beta

 

Yield %

 

Roi

 

El.En

505
Buona

22
Valido

13
Buono

2,82
Buono

0,52
Valido

1,53
Valido

25

Valido

 

Per le news, sempre importantissime (come pure quelle relative ai competitor), rimandiamo alla sezione https://www.soldionline.it/tag/el-en/

 

UNO SGUARDO DAL PONTE

Andrea Curti (Private Banker) e Fabio Donalisio (Market Analist) analizzano un tema italiano particolarmente dibattuto in questi giorni, la previdenza.

"Ci sono luoghi comuni che non è facile scalfire parlando di pensioni, di Inps ed in genere del sistema previdenziale pubblico. ad esempio: per molti sono un pachiderma mangiasoldi e inefficiente, sempre sull’orlo del collasso finanziario. Non è così, o almeno non sarà più così, anche se questo non significa che i futuri pensionati possano esultare, anzi..."

L’aspetto paradossale della questione è proprio questo: il futuro del sistema pensionistico italiano non è preoccupante dal punto di vista finanziario, ma da quello sociale. I conti economici saranno messi in salvo dal progressivo aumento di “peso” del sistema contributivo, che commisura la pensione a quanto effettivamente versato in contributi e non più all’ultimo stipendio percepito come accadeva fino agli anni ’90 (sistema retributivo).

 

Non solo! Le uscite delle casse previdenziali andranno via via diminuendo per effetto di una serie di riforme che tendono a innalzare l’età della pensione.
Insomma, si andrà in pensione più tardi e con meno, molto meno di adesso.
I conti pubblici sono salvi (anche se il rapporto tra spesa pensionistica e Pil si aggira al momento sul 15%, un livello molto più alto della media europea) ma quelli sociali saranno sempre più in crisi.

 

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i lavoratori sulla necessità di soluzioni pensionistiche “miste”, che non si basino solo sulla pensione pubblica. Soprattutto i giovani che andranno in pensione col calcolo contributivo “puro” e vedranno un taglio drastico del loro reddito.

 

Il supporto alla previdenza obbligatoria (Inps o altri enti previdenziali) è dato principalmente dai fondi pensione, ancora poco diffusi in Italia, che sono di due tipi:

  •   chiusi (o negoziali), cioè quelli di categoria, istituiti sulla base di accordi tra organizzazioni sindacali e imprenditoriali, a cui possono aderire solo i lavoratori appartenenti a quella categoria (il più ampio è il Cometa, fondo dei metalmeccanici);
  •   aperti, cioè creati e gestiti da banche, assicurazioni, Sgr e Sim e poi collocati presso il pubblico, ai quali si aderisce di norma in forma collettiva (ma possono prevedere anche adesioni individuali).


Simili a questi ultimi ci sono anche i piani pensionistici individuali. Si tratta di strumenti previdenziali privati la cui sottoscrizione, a differenza dei fondi pensione, è strettamente a carattere individuale. Hanno il vantaggio di essere più flessibili (possibilità di interrompere e riprendere il versamento).
Occorre ora capire perché solo un italiano su cinque sceglie la pensione integrativa e quindi perché la previdenza complementare non è ancora decollata nel nostro Paese e mettere in campo nuove misure per assicurare il futuro ai lavoratori che oggi hanno 30, 40 o 50 anni.
La preoccupazione, infatti, nasce dal fatto che nonostante sia possibile accedere alla previdenza completare sin dagli anni Novanta, solo un quinto dei lavoratori italiani ha finora scelto questa opzione. Se consideriamo che la pensione pubblica sarà sempre più magra, è evidente che occorrono interventi per evitare un futuro pensionistico a rischio povertà.
Esistono nel mondo numerosi modelli che potrebbero essere replicati e che sono visti infatti particolarmente validi i sistemi adottati negli Stati Uniti e in Svezia.

 

LA DONCHIAN STRATEGY RESTA ORIENTATA AL RIALZO

Le indicazioni non erano equivocabili e martedì scorso, ore 11:57, abbiamo aperto una posizione long sull’S&P500, acquistando il relativo certificato a 9,65 euro, ponendo lo stop a qu0ta 9,41.

Al momento il derivato di Bnp Paribas quota a 9,55 euro.

Il grafico delle ultime due settimane, corredato di medie mobili a 5 giorni (linea rossa) e a 20 giorni (linea verde):

 

grafico-s-p500

 

È evidente che il calo di mercoledì 22 ha influito sull’attuale situazione di semi-stallo.

 

FONDAMENTALMENTE

Qualche miglioramento per il nostro poker di titoli, che tuttavia merita di più, in relazione alla qualità delle aziende selezionate:

Azienda

Settore

Data acquisto

Profitti/Perdite %

Mckesson

Biotecnologie

21.08.2017

- 2,48

Prima Industrie

Sistemi laser

21.08.2017

- 7,73

Posco

Acciai

21.08.2017

+ 2,09

United Technologies

Meccanica avanzata

21.08.2017

- 1,93

 

La performance media registra ancora un calo, ora pari al 2,5125%. Restiamo fiduciosi.

INVESTIMENTI FLASH


Così denominiamo le operazioni di borsa basate sulla pura e semplice osservazione dei prezzi di società che presentino una spiccata tendenza rialzista, anche se i dati di bilancio suggeriscono diversamente. È il caso, ma non solo,  dei citati Faang, le cui performances sono da tempo ben oltre gli utili. Abbiamo considerato Amazon, acquisita il 13 novembre, ore 16:05, prezzo a 1133,785 Usd e stop a 1105,44, poi elevato a 1.156.

Venerdì scorso il titolo ha chiuso a 1.186 Usd. Per curiosità, segnaliamo che il flottante dell’enorme capitalizzazione è pari all’83% del tutto e che ricavi e utili sono in fortissima ascesa (così come i giudizi degli analisti). Ma, ripetiamo, il P/E  sfiora i 250 punti e il rapporto P/BV sta a 24,48 punti. Brividi?

Riassumendo, gli attuali fronti di investimento sono dunque tre:

  •     sull’indice S&P500, mediante certificate e utilizzando la tecnica delle medie mobili elaborata da Richard Donchian;
  •     sui dati fondamentali di singole aziende, per lo più in base alle teorie di Joel Greenblatt;
  •     sull’evoluzione dei prezzi di singole aziende, ancora utilizzando la tecnica delle medie mobili.

 

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