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Mercati finanziari, rallentamento ma senza stress sul credito

di Redazione Lapenna del Web 21 mar 2023 ore 13:30 Le news sul tuo Smartphone

analisi-tecnica_11Il team strategie di credito globale di Algebris Investments ha segnalato come nell'ultima settimana la volatilità dei mercati globali sia aumentata notevolmente, in seguito allo stress delle banche regionali statunitensi e all’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. A marzo, spiegano gli esperti, le azioni bancarie hanno perso il 15%, gli spread high yield si sono ampliati di 100 punti base e i rendimenti sui Treasury a 2 anni sono calati di 100 punti base.

"I mercati stanno rapidamente prezzando due eventi: la recessione e lo stress bancario," ipotizza il team di strategie di credito globale di Algebris Investments, il quale tuttavia prospetta un probabile rallentamento.

L'analisi storica, infatti, suggerisce ad Algebris Investments che una volatilità dei titoli bancari simile a quella registrata a marzo porta a una contrazione nell’erogazione di prestiti tale da ridurre la crescita del PIL di qualche decimale, a meno che non venga compensata da interventi politici. "Una lieve contrazione (quantomeno) negli Stati Uniti e in Europa è quindi molto più probabile di quanto si pensasse fino a poche settimane fa," hanno pecisato gli esperti.

Ne consegue un graduale rallentamento dell’inflazione “core”, che giustifica un atteggiamento più accomodante delle banche centrali e un certo rallentamento nelle aspettative sugli utili, i quali secondo il team Algebris giustificano tassi e quotazioni azionarie in calo.

"Nel complesso, riteniamo che la principale implicazione degli eventi in corso sia l’aumento delle probabilità di un rallentamento economico e di una discesa più rapida dell’inflazione" spiega il team strategie di credito globale di Algebris Investments, per concludere "Ciò significa maggiori rischi di ribasso per le azioni e minori rischi di rialzo per i tassi. Vediamo basse probabilità di stress creditizio, per cui gli aumenti generalizzati degli spread creditizi tra i vari settori rimangono un’opportunità per incrementare il rischio".

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