Mercati finanziari: 4 spie rosse accese
Il punto dei mercati finanziari internazionali in questo momento può essere fatto molto rapidamente: ci sono molte spie rosse accese, che segnalano pericoli in arrivo oppure già presenti
di Valter Buffo 21 mag 2018 ore 09:23Commento giornaliero di www.recce-d.com
Il punto dei mercati finanziari internazionali a metà maggio 2018 può essere fatto molto rapidamente: ci sono molte spie rosse accese, che segnalano pericoli in arrivo oppure già presenti: proveremo fare una rapida sintesi a favore dei nostri lettori.
- Rischio numero 1: I tassi salgono e saliranno ancora, in tutto il Mondo
- Rischio numero 2: l’Italia può metter in crisi l’euro?
- Rischio numero 3: Il petrolio più spingere in alto l’inflazione?
- Rischio numero 4: I Mercati Emergenti vedranno aumentare la loro instabilità?
Proveremo a fornire qualche elemento di valutazione ai lettori: non proveremo a fornire risposte, perché le tematiche sono troppo ampie. Lasceremo per oggi da parte il primo dei quattro punti, sul quale poi torneremo domani. Sul secondo punto, conoscete la nostra visione, che abbiamo pubblicato su SoldiOnline.it proprio venerdì scorso (Perché ci ignorano? Potrebbe essere peggio di Brexit!).
Il petrolio ci interessa molto: l’ultima fase di rialzo è stata guidata da elementi di politica internazionale, e a noi sembra più probabile che una accentuazione dei conflitti (più che probabile nel 2018) in futuro possa indebolire il cartello OPEC, e per conseguenza anche il prezzo del petrolio (nel primo grafico in basso). A fronte di questa considerazione, sta il fatto che il petrolio, come tutte le materie prime, sono la difesa migliore dall’inflazione, e che per questo in questa specifica fase dell’economia internazionale ci sembra molto lontana la eventualità di un crollo. Noi vediamo, dunque, i prezzi restare in un range nel 2018.
Sui Mercati Emergenti abbiamo scritto di recente su SoldiOnline.it (Argentina e Turchia, due canarini nella miniera?) ma in questo caso ci sembra importante aggiungere che, per l’immediato futuro, tutto dipenderà da ciò che farà l’Asia, rimasta fino ad oggi fuori dalle tempeste che hanno toccato Sud America, Europa (Turchia) e Sud Africa. Se l’Asia dovesse nelle prossime settimane reagire in negativo ai rialzi dei tassi USA, allora sarebbe il momento di fare una mossa di portafoglio. E per chiudere proprio con il portafoglio, a nostro giudizio le lezioni principali che si possono ricavare, per la gestione delle prossime settimane, sono due:
- sicuramente NON siamo più nel 2017 (e per fortuna!);
- la gestione dei rischi adesso torna ad essere la chiave di ogni risultato positivo e di ogni successo (come in ogni fase NORMALE dei mercati).
Fonte: Financial Times
Fonte: Financial Times
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 21 maggio 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- L’Italia getterà nel caos i mercati internazionali?
- Dollaro ancora più forte e non solo per effetto del rialzo dei tassi
- S&P 500 che si ferma: il rimbalzo per ora sembra esaurito
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del dollaro USA, fattore che probabilmente nelle prossime settimane segnerà l’andamento di tutti i mercati internazionali
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi questa settimana sarà l’euro: che cosa ne determinerà il valore in questo 2018?