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I mercati azionari Usa stanno per crollare?

Se Dow Jones e S&P 500 dovessero scendere rispettivamente sotto i 17.992 punti e sotto i 2.116 punti, allora la situazione potrebbe diventare davvero critica. Mercati simili a quelli del 1987.

di Marco Delugan 14 ott 2016 ore 11:51

I mercati azionari Usa stanno per crollare. Lo ha detto Murray Gunn, capo degli analisti tecnici di HSBC, in una nota ai clienti del 12 ottobre scorso.

Già a fine settembre, Gunn ha osservato come il mercato azionario Usa si stesse muovendo in maniera stranamente simile a quanto avvenuto nel 1987, appena prima del crollo borsistico avvenuto quell’anno, quando il Dow Jones perse in un solo giorno il 22,61%.

Sempre a fine settembre, Gunn aveva definito arancione l’allarme lanciato da lui e dai suoi analisti di HSBC.

Gunn utilizza un tipo di analisi tecnica chiamato Onde di Elliott.

La Teoria di Elliott è batata su movimenti ciclici paragonabili a quelli del mare e caratterizzati per ampiezza ed estensione dai valori della serie di Fibonacci. Il modello prevede che un qualunque indice di mercato segua cinque movimenti principali verso l'alto e tre movimenti principali verso il basso.

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crisi-borsaMa dopo la discesa di martedì 11 ottobre, quando il Dow Jones ha perso 200 punti, secondo Gunn l’allarme si è trasformato in rosso. E anche Tom Fitzpatrick di Citigroup ha sottolineato qualche giorno fa le similitudini tra l’andamento del mercato attuale e quello del 1987.

Secondo quanto riportato da Businessinsider, nella nota ai clienti Gunn ha dichiarato che “le vendite hanno riguardato molti settori del mercato e il Traders Index (TRIN) ha mostrato spinte intense alla vendita quando in prossimità dei minimi di giornata. E l’indice VIX, un parametro che misura il livello di nervosismo del mercato, ha fatto registrare minimi crescenti da agosto.”

Secondo Gunn, il crollo potrebbe manifestarsi se il Dow Jones dovesse scendere sotto quota 17.992 e se lo S&P 500 sotto quota 2.116. Il Dow ha chiuso ieri, giovedì 13 ottobre a quota a 18.098 martedì e lo S&P 500 a 2.132.

“Finche il mercato resta sopra quei livelli, i rialzisti possono avere ancora qualche speranza. Ma se i mercati dovessero scendere ancora e chiudere sotto quei livelli, allora sarebbe un segnale che gli orsi hanno preso il sopravvento.”

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