Mercati azionari, le stime sugli utili sono ancora troppo alte
di Redazione Lapenna del Web 26 ago 2022 ore 10:46 Le news sul tuo SmartphoneSecondo Norman Villamin - Chief Investment Officer (Wealth Management) di Union Bancaire Privée - a luglio i mercati azionari sono stati sostenuti dal calo dei rendimenti obbligazionari in seguito ai timori di recessione e dai risultati piuttosto rassicuranti del secondo trimestre.
"Durante la prima metà della stagione degli utili, le società statunitensi ed europee hanno riportato in media ricavi superiori del 3-4% rispetto alle stime del consenso", ha evidenziato l'esperto.
Villamin ritiene che i commenti ai risultati siano stati sorprendentemente cauti, con grandi differenze tra aziende anche dello stesso settore, ma in generale sono stati motivo di sollievo per molti investitori. "Numerose società continuano a sostenere di poter procedere con ulteriori aumenti dei prezzi per compensare le pressioni sui margini. Alcune hanno visto sviluppi positivi sul fronte della supply chain", spiega l'esperto.
Norman Villamin ha evidenziato che gli orientamenti contrastanti delle corporate guidance hanno spinto gli analisti a ridurre le stime sugli utili per i prossimi 12 mesi negli Stati Uniti, soprattutto per il prossimo anno, prevedendo comunque una crescita degli utili per azione del 9% per l'indice S&P 500 sia per quest'anno che per il prossimo.
"Per il momento, le stime per il terzo e il quarto trimestre, la crescita degli utili si attesterà al 10% a differenza delle previsioni per la maggior parte dei settori che, invece, sono scese di circa l'1% nell'ultimo mese, compensando gli aumenti per l'energia", ha aggiunto l'esperto.
Villamin ritiene che le stime sugli utili dovranno essere ulteriormente ridotte nelle prossime settimane, sia negli Stati Uniti che in Europa, per riflettere il forte rallentamento dell'attività in un momento in cui i costi delle materie prime, della manodopera e dell'energia rappresentano ancora notevoli venti contrari per le imprese.
"La crescita degli utili nel 2022 dovrebbe restare moderata ma, nel nostro scenario base che prevede una lieve recessione, è probabile che l'anno prossimo i profitti si riducano, poiché le aziende avranno molto probabilmente perso la capacità di aumentare i prezzi", ipotizza il CIO. Questo, insieme a una crescita dei ricavi molto più contenuta, avrà probabilmente un impatto significativo sui margini.
Villamin propende per un approccio cauto sulle azioni e continua a privilegiare i titoli con una visibilità superiore alla media sui flussi di utili, in modo da compensare la prospettiva di un downgrade nei prossimi mesi.
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