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Mercati azionari, rotazione dai titoli growth a quelli value

Intermonte ha segnalato che il cambio di paradigma è dovuto a un approccio più hawkish da parte delle banche centrali per combattere l'aumento dell'inflazione. L’impatto sulle mid/small cap

di Redazione Soldionline 19 gen 2022 ore 13:15

I mercati azionari hanno iniziato il 2022 all’insegna dell’incertezza. In particolare, il Team di ricerca di Intermonte ha segnalato che nelle ultime due settimane, il mercato ha assistito a una significativa rotazione dai titoli growth a quelli value, innescata da un approccio più hawkish da parte delle banche centrali per combattere l'aumento dell'inflazione.

Secondo gli esperti questo cambio di paradigma avrà maggiore impatto tra le mid/small piuttosto che tra le large cap. Nell’analisi seguente il Team di ricerca di Intermonte spiega come strutturare la strategia di investimento sulla base di questo scenario.

 

Strategia d'investimento

analisi-tecnica-stock-chartsNelle ultime due settimane, il mercato ha assistito a una significativa rotazione dai titoli growth a quelli value, innescata da un approccio più hawkish da parte delle banche centrali per combattere l'aumento dell'inflazione. Eravamo consapevoli di questo rischio, che ha avuto un impatto negativo sulla nostra selezione di titoli raccomandati e, guardando al futuro, solleva dubbi sulla performance di questa asset class nei prossimi mesi (i titoli growth sono più rappresentati tra le mid/small che tra le large cap).

Tuttavia, nel nostro approccio bottom-up, continuiamo a ritenere che la direzione degli utili, che emergerà dalla prossima stagione di reporting, fornirà un solido sostegno a una serie di investimenti azionari le cui valutazioni sono ora in discussione. Inoltre, a nostro avviso, le pressioni inflazionistiche rappresenteranno una sfida per le prospettive di crescita economica in futuro: nel corso dei prossimi mesi, ciò dovrebbe indurre le banche centrali a fare un passo indietro rispetto ai recenti annunci più restrittivi, al fine di rinnovare il loro sostegno alla ripresa economica attraverso politiche monetarie più dovish.

Aggiorniamo il nostro portafoglio raccomandato, che combina storie azionarie esposte al piano di ripresa con altre che dovrebbero continuare a godere di uno slancio commerciale favorevole e di una buona visibilità. Per quanto riguarda la liquidità delle mid/small cap, la recente volatilità del mercato, se prolungata, potrebbe essere un vento contrario, ma guardiamo al 2022 con maggiore fiducia dopo i dati di afflusso sempre più positivi registrati in ottobre e novembre 2021 per i fondi PIR.

 

Liquidità

Guardando all'andamento ufficiale dell'indice italiano, notiamo che la liquidità per le large cap nell'ultimo mese (misurata dai volumi medi moltiplicati per i prezzi medi in un periodo specifico) è leggermente al di sotto della media annuale, risultando inferiore del 6,6% rispetto alla media a un anno, in rallentamento rispetto a un mese fa, quando la stessa metrica era +12,0%.

È interessante notare che la liquidità per le mid-cap ha visto un andamento molto più debole, mostrando una variazione del -16,4% (contro il -3,4% di un mese fa), mentre per le small cap la stessa metrica è diminuita del 7,3%. Questa tendenza dovrebbe essere dovuta principalmente al consueto scarso flusso di notizie nel periodo delle Feste. Vale la pena notare che la liquidità media giornaliera per le società del nostro coverage mid/small cap è stata di 1,5 mln di euro nell'ultimo mese, in crescita del 106% rispetto al periodo corrispondente di un anno fa.

 

La titolarità dell'analisi che qui riportiamo è dell'autore della stessa, e l'editore - che ospita questo commento - non si assume nessuna responsabilità per il suo contenuto e per le finalità per cui il lettore lo utilizzerà.
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