Mercati azionari e l'impatto dell'aumento dei prezzi
di Redazione Lapenna del Web 14 mar 2022 ore 10:23 Le news sul tuo SmartphoneSecondo Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, i mercati starebbero cercando di valutare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime sulla crescita economica e l’inflazione. In questo frangente sarebbe dunque opportuno non perdere di vista gli effetti secondari, come per esempio le implicazioni per il sistema finanziario, gli assetti geopolitici e gli aspetti sociali.
Lo strategist si focalizza sul settore bancario, ovvero quello che è stato maggiormente colpito dalle vendite. "Tranne poche banche," afferma Ramenghi, "l’esposizione diretta alla Russia o al rublo non è particolarmente rilevante". A determinare l'incertezza in Europa è il conflitto, il quale potrebbe "rallentare il processo di uscita dai tassi d’interesse negativi, rendendo quindi più difficoltoso il recupero del margine d’interesse", che per gran parte del settore è la principale fonte dei ricavi.
Matteo Ramenghi ha ricordato che le conseguenze delle crisi geopolitiche possono portare a cambiamenti economici di lungo termine, ma in borsa normalmente l’impatto è di breve durata. Per fare fronte a un periodo di turbolenza sui mercati, gli investitori possono comunque considerare diverse misure per affrontare un periodo complesso. Lo strategist indica le materie prime e il settore energetico come scudo "nei confronti dell’inflazione e dei rischi geopolitici".
Sul settore energetico, Ramenghi ha evidenziato che "la forte correzione dei titoli azionari collegati a tecnologie verdi, energie rinnovabili ed efficienza energetica potrebbe offrire nuove opportunità d’ingresso in un trend che caratterizzerà l’intero decennio – a maggior ragione in seguito al deterioramento dei rapporti tra Occidente e Russia". I recenti eventi forniscono un'ulteriore spinta verso il contenimento delle emissioni di CO2 e la diversificazione delle fonti energetiche.
In ultimo, il settore farmaceutico può rivelarsi, a parere di Matteo Ramenghi, un'opportunità difensiva. Ci sarebbe infatti spazio di recupero, dopo le performance deludenti registrate durante la pandemia perché sono diminuite le diagnosi di patologie minori.
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