Maturazione dei mercati finanziari
Lukas Daalder (Investment Solutions di Robeco) ritiene che nel periodo 2018/2022 il comparto azionario fornirà rendimenti più bassi rispetto a quanto indicato nei mesi scorsi
di Redazione Soldionline 19 set 2017 ore 10:45Nel periodo 2018/2022 non è escluso un calo nei rendimenti degli asset rischiosi in ragione di valutazioni elevate.
Questo è quanto segnalato da Lukas Daalder, Chief Investment Officer della divisione Investment Solutions di Robeco, nella relazione annuale Expected Returns (2018-2022). In particolare, l'esperto ritiene che nel periodo in esame il comparto azionario fornirà rendimenti più bassi rispetto a quanto indicato nei mesi scorsi.
Nell'analisi seguente Lukas Daalder fornisce le stime sui rendimenti attesi delle principali asset class per il periodo 2018/2022.
Anche dopo la fine della recessione degli utili, i mercati azionari hanno continuato a crescere più degli utili sottostanti e gli spread del credito si sono ridotti nonostante l'erosione della qualità del credito, mentre gli spread dell’high yield si sono lasciati rapidamente alle spalle i timori del 2015 per il mercato del petrolio. Esempio pressoché unico di classi di asset più interessanti rispetto allo scorso anno sono i titoli di stato, anche se il miglioramento è ancora troppo modesto per suscitare grande entusiasmo.
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I titoli di stato rimangono infatti tra gli asset più costosi in circolazione. Le valutazioni non sono un meccanismo di market timing particolarmente affidabile, ma assumono una certa importanza in un orizzonte temporale di cinque anni, soprattutto se si prevede che le banche centrali tolgano il piede dall'acceleratore.
Secondo le nostre previsioni, l’azionario renderà meno che in passato, con le azioni dei mercati sviluppati al 5% (dal 6,5%) e i titoli dei mercati emergenti al 6,25% (rispetto al 7,25% dello scorso anno). Al tempo stesso, siamo meno pessimisti nei confronti dei titoli di stato e ci attendiamo rendimenti pari al -2,5% dal benchmark dei titoli di stato tedeschi a 10 anni (vs. -3,5%) e pari allo 0,25% dalle obbligazioni high yield (vs. 1,0%).
Rendimenti attesi* (“Expected returns”)
2018-2022
2017-2021
Azionario (mercati sviluppati globali)
+5,0%
+6,50%
Azionario (mercati emergenti)
+6,25%
+7,25%
Titoli di stato (tedeschi a 10 anni)
-2,50%
-3,50%
Obbligazioni high yield (mondiali)
+0,25%
+1,00%
Credito investment grade
-0,25%
-1,25%
Materie prime
+2,75%
+2,75%
Liquidità o mercati monetari (europei)
+0,50%
+0,75%
Al giorno d’oggi vale soprattutto il “qui e ora”; noi però manteniamo una prospettiva di lungo termine visto che, in realtà, molte delle questioni che oggi preoccupano i mercati finanziari saranno messe in ombra da nuovi timori e opportunità prima del 2022. In sostanza, abbiamo corretto al ribasso le previsioni per la maggior parte degli asset e previsto una maggiore volatilità futura. Questa decisione può apparire più negativa del dovuto ma, a nostro avviso, i rendimenti ponderati di un portafoglio ben diversificato diminuiranno solo leggermente