NAVIGA IL SITO

Necessaria una maggiore diversificazione nei mercati azionari

di Redazione Lapenna del Web 9 ago 2024 ore 10:29 Le news sul tuo Smartphone

funzioni-mercati-finanziariSecondo Björn Jesch - Global Chief Investment Officer DWS - il grande entusiasmo per l'Intelligenza Artificiale, che ha quasi esclusivamente alimentato l'aumento degli indici di borsa statunitensi negli ultimi nove mesi, ha subito un primo contraccolpo. L'esperto ha aggiunto che, nonostante tutte le prospettive positive offerte dall'IA, questo scenario era ormai atteso e, pertanto, resta da vedere se la rotazione verso le aziende di piccole e medie dimensioni, emersa nella seconda metà di luglio, persisterà.

Björn Jesch sostiene che l'indice azionario statunitense delle piccole capitalizzazioni (Russell 2000) potrebbe aver beneficiato anche delle speculazioni su una riduzione delle imposte aziendali nel caso di una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre. "Le aziende di piccole e medie dimensioni, con una quota significativamente maggiore di vendite interne rispetto alle grandi aziende, trarrebbero molto più vantaggio da questa misura rispetto ai mega titoli", ha segnalato l'esperto. Infatti, secondo Björn Jesch, una riduzione delle tasse comporterebbe sicuramente un aumento del debito pubblico e l'aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe, a sua volta, esercitare pressione sulla valutazione delle imprese. 

 

Per quanto riguarda i vari settori, Björn Jesch attualmente favorisce il settore sanitario. "Le azioni del settore sanitario dovrebbero beneficiare di una rotazione duratura verso la crescita e l'innovazione, oltre all'IA" ha aggiunto Björn Jesch, che ritiene ragionevoli le valutazioni, considerando un premio di settore del 10% per il rapporto prezzo/utili rispetto alle azioni globali in linea con la media storica.

In particolare, l'esperto ipotizza che le aziende biotecnologiche statunitensi possano beneficiare anche dei tassi di interesse più bassi, poiché il loro finanziamento diventerà più economico.

 

Parallelamente, secondo Björn Jesch le obbligazioni societarie europee presentano un quadro contrastante. "Abbiamo migliorato la valutazione delle obbligazioni investment-grade dopo la recente flessione," ha evidenziato l'esperto.

L'esperto vede meno potenziale nelle obbligazioni high-yield europee, con spread di rendimento molto stretti rispetto ai titoli sovrani e trascurando i rischi fondamentali e politici. "Il rapporto rischio/rendimento non sembra essere attraente al momento," ha concluso Björn Jesch.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: strategie di investimento