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Lo spettro di FOMO fa paura?

Passato halloween, restano ancora spettri e mostri in circolazione, e quello di FOMO in particolare. Nei detti popolari, il mese di Novembre che inizia oggi non è certamente celebrato con il mese dell’allegria

di Valter Buffo 1 nov 2017 ore 08:58

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

Passato halloween, restano ancora spettri e mostri in circolazione, e quello di FOMO in particolare. Nei detti popolari, il mese di Novembre che inizia oggi non è certamente celebrato con il mese dell’allegria, come tutti sapete: ma il mese che inizia oggi porta con se un numero particolarmente elevato di incognite (dalla Fed di stasera alla Bank of England di domani, da Facebook stasera ad Apple domani, fino alla occupazione NFP di venerdì).

 

Tra le più importanti troviamo sicuramente domani la nomina del successore di Yellen alla Fed, che sarà secondo il consenso senza dubbio Jerome Powell. C’è già chi si è esercitato con la statistica, ed ha fatto due conti sull’impatto di un NUOVO Chairman sull’indice della Borsa USA nel corso dei decenni. Dalla tabella che vedete sotto risulta che, in media la nomina di un nuovo Chairman lascia la Borsa Usa invariata a un mese, a tre mesi, e a sei mesi, ma se fate attenzione ai dati più recenti potete constatare che ci fu un … discreto movimento dopo che fu nominato Alan Greenspan (-21%), e che nel caso di Janet Yellen si registrò un rialzo del 5% degli indici.

 

A noi, che delle statistiche applicate ai mercati finanziari ci fidiamo poco o nulla, questa tabella sembra dire che non esiste alcuna correlazione, alcuna regolarità statistica, tra la nomina del nuovo Chairman e la Borsa. Sempre guardando alla statistica, però, c’è anche chi si è preso la briga di calcolare quale è stata la performance media in ogni giorno del mese di Novembre, tra il 1996 ed oggi, e lo vedete nel secondo grafico sotto: il saldo finale è positivo (2,5% circa), ma va detto che anche nel complesso dei 20 anni considerato il saldo finale dell’indice è positivo: nulla di specifico, quindi, sul mese di Novembre.

 

Più significativo forse il fatto che tutto il rialzo si concentra nella seconda parte del mese: qui potrebbe esserci qualche cosa di più concreto, ovvero il fatto che i gestori dei Fondi Comuni verso fine anno “sistemano” i portafogli in modo tale da fare vedere al pubblico una combinazione di titoli che li faccia sembrare “dalla parte dei vincitori”. In passato, questa era in effetti una pratica diffusissima. Oggi, c’è da domandarsi se in un anno come il 2017, che ha messo in evidenza mille diverse anomalie, questa regolarità potrà essere rispettata. Ne ha scritto ieri anche il Wall Street Journal:

 

The stock market on Tuesday ended the dreaded month of October not only unscathed but at or near record highs, which means the biggest risk for money managers might just be the threat of missing out on the 2017 rally. For institutional investors, “missing the upside…could anger boards and trustees,” wrote Charles Dumas, chief economist at Lombard Street Research, in a note titled, “S&P 3,000?—a big upside for the big ‘risk.’” “On my two-week trip through Korea, China, and the U.S. West and East Coasts, I found little resistance to the notion that the chief risk in today’s markets is missing what remains of the cyclical upside,” he said.

 

CONCLUSIONE   Recce’d  oggi commenta il nuovo mese di Novembre: si aggira lo spettro di FOMO sul fine anno?

 

borsa-usa-invariata-nomina-nuovo-chairman

Fonte: LPL

 

performance-media-novembre-1996-ed-oggi

Fonte: Hirsch

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 1 novembre 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:

  1.     Nuovo mese e soliti acquisti programmati in Borsa fin dall’alba: un mercato sempre più distorto
  2.     Il dollaro si è fermato a 1,1600 da venerdì: ma sicuramente oggi sarà mosso dai dati ADP per l’occupazione
  3.     Molta attesa per la nomina del nuovo Chairman della Fed prevista per domani
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo ancora di utili, e nello specifico della stagione delle trimestrali in Europa
  5.     SEZIONE L'ANALISI    questa settimana il tema del nostro approfondimento è la sorpresa che potrebbe arrivare, a breve, dal comparto delle obbligazioni, fino ad oggi del tutto assente dalla scena nel 2017

 

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