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Lo scenario macro suggerisce prudenza sull'azionario

Se i timori per la crescita globale si attenuano (escluso in Giappone), i rischi politici e geopolitici torneranno sotto i riflettori nelle prossime settimane

di Redazione Soldionline 14 apr 2016 ore 15:38

A cura di Marc Craquelin, Direttore dela Gestione di La Financière de l’Echiquier

La settimana scorsa è stata leggera sul fronte degli indicatori macro, ma la volatilità è aumentata in tutti i mercati azionari, in particolare in Europa e in Giappone. Questi mercati sono stati ancora una volta penalizzati dalla volontà delle banche centrali di stabilizzare il dollaro. I verbali dell'ultimo FOMC della Fed confermano così la posizione molto accomodante della banca centrale degli Stati Uniti. La correzione inizia a interessare i mercati emergenti e gli USA, questi ultimi iper-comprati dopo un rally di quasi due mesi. 

mercato_23In attesa del vertice di Doha (17 aprile), il petrolio dal canto suo ha approfittato degli segnali favorevoli per stabilizzarsi: la produzione negli Stati Uniti continua ad aggiustarsi verso il basso e le scorte di petrolio USA sono in diminuzione.

La prossima settimana, gli occhi degli investitori si volgeranno verso l'inizio della stagione delle trimestrali negli Stati Uniti. Quanto a noi ci aspettiamo una stagione adeguata. La crescita economica ha riaccelerato all’inizio dell’anno. Inoltre, gli analisti hanno annullato le loro previsioni sugli utili.

A livello macro, bisognerà monitorare la pubblicazione dei dati cinesi su esportazioni, vendite al dettaglio e produzione industriale. Prevediamo un miglioramento a seguito dell’allentamento del mix di politiche degli ultimi mesi. Per quanto riguarda gli Stati Uniti si dovrà invece fare attenzione ai dati su inflazione e vendite al dettaglio. Qui le aspettative di rialzo dei tassi sono troppo basse, come del resto ha ricordato Eric Rosengren, membro del FOMC e vicino alla Fed. Queste potrebbero risalire in base alla pubblicazione degli indicatori citati.

Continuiamo a mantenere un orientamento prudente sulle azioni. Se i timori per la crescita globale si attenuano (escluso in Giappone), i rischi politici e geopolitici torneranno sotto i riflettori nelle prossime settimane: timori di una possibile Brexit, probabili nuove elezioni in Spagna, ritorno alla ribalta del rischio Grecia, crisi dei migranti, per non parlare delle elezioni negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, sappiamo che la stagionalità sta per diventare sfavorevole peri i mercati azionari.

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