Le banche? Sono malatissime
Il punto della situazione sul settore bancario, da anni sull’orlo di una crisi nonostante politiche monetarie ultra accomodante e ultra favorevoli proprio per le banche
di Valter Buffo 25 mag 2018 ore 08:35Commento giornaliero di www.recce-d.com
Mai, per le banche, ci furono anni migliori. E mai, per le banche, ci furono anni peggiori. Una contraddizione? Solo in apparenza. Oggi vogliamo richiamare l’attenzione dei lettori sul settore banche, e sulla sua cattiva performance in Borsa, sia di breve sia di lungo periodo. Gli spunti di attualità sono due, ovvero il (nuovo) crollo del titolo Deutsche Bank, da un lato, e l’approvazione delle nuove norme, meno restrittive, per le banche USA a nove anni dalla fine della Grande Crisi Finanziaria, dall’altro.
Partiamo da Deutsche Bank, che ieri sul mercato ha conosciuto una (ennesima) giornata nera, e che da anni è sotto pressione. Ciò che va sottolineato, in questo caso, è che siamo di fronte ad una delle pochissime banche europee che hanno accettato la sfida internazionale, andando a competere direttamente con le banche USA sul mercato dei titoli per vent’anni: oggi, di fatto, riconosce che questo esperimento è fallito, e decide di uscire dal mercato dei titoli azionari (equity), e questo ci colpisce perché la decisione arriva in un momento storico caratterizzato da:
- mercati azionari su livelli di valutazione estremi ed assurdi (e quando mai capiterà più?) associati a
- politiche monetarie che restano ultra accomodanti.
Ma quando mai per Deutsche si riproporranno condizioni di mercato così favorevoli? E si tratta di problemi che toccano anche altre grandi banche internazionali? Ed infine: ma come può pensare di coprire i costi della propria enorme ed elefantiaca struttura la banca tedesca, se rinuncia all’equity che (come tutti hanno visto) negli ultimi trimestri è stata unica fonte di reddito davvero “esuberante” nei bilanci delle varie Goldman, Morgan, BoFA Merrill, e compagnia cantante?
Noi da anni scriviamo a chiare lettere, anche nel Blog, che la stagione di questi dinosauri un tempo padroni dei mercati finanziaria volge alla fine, e per noi Deutsche non resterà un episodio isolato. Qualche dubbio ci sembra che ce lo abbia anche il mercato, che NON premia neppure le banche USA che fanno “record degli utili” ogni trimestre, record che però NON corrispondono a record di prezzo in Borsa. Ma in Eurozona le cose vanno molto peggio, e lo vedete sotto nel secondo dei due grafici: in termini relativi, siamo di fronte ad un crollo di proporzioni epocali.
Fonte: ZeroHedge
Fonte: Financial Times
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 25 maggio 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Ieri Borse in calo sia in Europa sia negli USA
- Milano va verso quota 22 mila punti
- In Italia si prolunga un’attesa carica di tensione per il nuovo Governo
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del dollaro USA, fattore che probabilmente nelle prossime settimane segnerà l’andamento di tutti i mercati internazionali
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi questa settimana sarà l’euro: che cosa ne determinerà il valore in questo 2018?