Le banche centrali continuano ad avere un impatto sui mercati azionari
L’indicazione della Fed di un primo rialzo a settembre piuttosto che a giugno non modifica la nostra raccomandazione relativa di un’outperformance di Eurozona, Giappone e Australia rispetto agli USA
di Redazione Soldionline 10 apr 2015 ore 10:51A cura di Gérald Moser - Head of Equity Analysis - Credit Suisse
Continuiamo a favorire le regioni con una propensione all’allentamento
Da inizio anno, i paesi e le regioni che hanno evidenziato un’outperformance in ambito azionario sono quelli che beneficiano di misure accomodanti a opera della banca centrale interna. Eurozona, Giappone e Australia, nell’ordine riportato, sono stati i mercati azionari con la migliore performance da inizio anno. Continuiamo a presentare una preferenza per queste tre regioni. In Europa, la Banca centrale europea ha avviato il suo programma di quantitative easing a metà marzo, e sia i rendimenti che l’euro hanno evidenziato una flessione. Inoltre, le previsioni sulla crescita economica continuano a essere riviste al rialzo in Europa
Gli analisti sono anche più costruttivi, e le revisioni degli utili a un mese stanno quasi tornando in territorio positivo, a livelli registrati l’ultima volta tre anni fa. Il quadro degli utili è molto simile in Australia, e prevediamo che il Paese e l’Eurozona si uniranno al Giappone – l’unico mercato con una positiva dinamica degli utili al momento.
Sono attesi più impulsi a livello di politica monetaria dalla Bank of Japan e dalla Reserve Bank of Australia, così manteniamo i nostri giudizi positivi su Giappone e Australia.
Il risultato delle più recenti negoziazioni salariali presso grandi aziende nipponiche è stato positivo e sostiene gli sforzi delle autorità monetarie e fiscali per generare una «reflazione » in Giappone. Come illustrato nell’edizione di marzo dell’Investment Monthly, presentiamo un giudizio prudente sulle azioni statunitensi.
Per via dell’inasprimento della Fed e della bassa crescita degli utili, individuiamo un maggior potenziale al rialzo nelle tre regioni succitate. L’Investment Committee (IC) resta neutrale sui mercati emergenti (ME), favorendo i ME dell’Asia rispetto a Europa, Medio Oriente e Africa e alle regioni dell’America Latina.
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Revisioni relative degli utili MSCI UME vs. indice ponderato su base commerciale in euro
La debolezza dell’euro aiuta gli utili europei
Giudizio neutrale sul comparto IT e negativo sui beni di consumo non ciclici
Da un po’ di tempo presentiamo un giudizio positivo sul settore IT. È relativamente caro, poiché viene negoziato a un multiplo per gli utili analogo a quello di mercato, mentre il settore è stato negoziato a un premio medio del 15% negli ultimi dieci anni. Anche le prospettive di crescita sul lungo termine sono favorevoli. Tuttavia, dal momento che le aziende statunitensi incidono per l’85% sul settore informatico, e gran parte di loro ha un orientamento internazionale, il settore deve assorbire il recente solido movimento del dollaro USA. Riteniamo che quest’adeguamento non sia ancora interamente scontato e pertanto assumiamo una posizione neutrale sul settore. Restiamo positivi sui titoli finanziari. Al fine di estendere la nostra positiva propensione sui titoli ciclici ai difensivi, assumiamo un giudizio più prudente sui beni di consumo non ciclici. Essendo un settore analogo a quello obbligazionario, è altamente difensivo, e i produttori di tabacco e alimentari sono particolarmente vulnerabili rispetto a un movimento positivo dei rendimenti (l’IC prevede che i rendimenti obbligazionari cresceranno per via delle valutazioni molto estese).