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La sterlina ci dice qualcosa anche su Trump?

Non sarà Brexit a dire se la sterlina a fine anno salirà o scenderà rispetto a gennaio: e questa è una lezione utile, anche in vista delle Presidenziali USA

di Redazione Soldionline 19 mag 2016 ore 08:59

Commento giornaliero di www.recce-d.com


Anche ieri, la notizia del giorno sul mercato dei cambi riguardava la sterlina GBP : ancora una volta, e contro il “consenso”, dobbiamo registrare la forza di questa valuta, che ha toccato ieri il livello massimo delle ultime due settimane contro euro ed anche guadagnato lo 1% in una seduta contro dollaro USA (nel primo grafico qui in basso). Secondo i media, questo tasso di cambio è stato mosso dalle notizie relative ai sondaggi: i più recenti attribuiscono ai SI soltanto un 40% dei voti, contro un 55% che voterebbe NO e sceglierebbe quindi di rimanere entro l’Unione Europea. Anche ieri, in questo nostro contributo per SoldiOnline, vi abbiamo scritto che secondo Recce’d il tema “Brexit” è stato presentato con una enfasi eccessiva, almeno per ciò che riguarda i vostri ed i nostri investimenti. La forza della sterlina ci sorprende perché … è arrivata molto prima di quanto noi avessimo previsto: nei nostri portafogli modello siamo lunghi di sterlina contro euro, ma di certo nelle ultime settimane ci saremmo aspettati un comportamento diverso,  più debole e soprattutto più volatile, in ragione del fatto che i dati economici più recenti hanno tutti deluso le attese, compreso il dato di ieri per la disoccupazione, ed il dato del giorno precedente per l’inflazione /dati a cui la sterlina è da sempre molto sensibile, come vedete nel secondo dei due grafici in basso). Vedere quindi il cambio contro euro a 0,7750, ed anche quello contro dollaro USA sopra 1,4600, è un segnale forte: che diventa ancora più forte se pensiamo che per la Bank of England si è aperto il periodo “del silenzio”, ovvero quel periodo durante il quale la Banca Centrale non potrà fare alcuna dichiarazione in merito al Referendum: va detto che Carney già la settimana scorsa ha messo tutti i puntini sulle i, dopo la riunione della Bank of England. A noi pare che, da questa vicenda della sterlina, si possano ricavare utili indicazioni operative, anche per ciò che riguarda le altre valute: ed in particolare, noi pensiamo qui al dollaro USA, che è atteso a in autunno da alcuni mesi di grande incertezza politica, perché si svolgeranno Elezioni Presidenziali negli Stati Uniti il cui esito è molto più incerto che nel recente passato. Noi di Recce’d non diamo e non daremo una grande importanza alle Elezioni Presidenziali, in ragione del fatto che siamo convinti che i mercati faranno in quel caso lo stesso che hanno fatto nel caso di Brexit: ovvero si faranno guidare dai fondamentali dell’economia, e non dai titoloni sulle prime pagine dei quotidiani. In ragione di questo, continueremo ad operare sul dollaro USA nei nostri portafogli, ma guardando non alle dichiarazioni dei candidati, quanto ai dati per la crescita e per l’inflazione, ai rendimenti dei Tresuries ed alle scelte di Yellen.

CONCLUSIONE    Recce’d vi ha mostrato che non sarà Brexit a dire se la sterlina a fine anno salirà o scenderà rispetto a gennaio: e questa è una lezione utile, anche in vista delle Presidenziali USA

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GLI ALTRI TEMI che avranno oggi un visibile impatto sui mercati li trattiamo nel nostro The Morning Brief (disponibile dalle ore 7,00 per i Clienti e attraverso la nostra app). Ecco una sintesi per punti:

1.     Treasury allo 1,875% di rendimento: deve fare paura?     Il mercato azionario soffrirebbe se i tassi salissero? Goldman Sachs dice di si (proprio ieri), e consiglia di vendere. Non è il nostro parere, e neppure la nostra scelta operativa sui portafogli: e noi ne sappiamo quanto loro, da questo punto di vista

2.     La nostra scommessa sulla sterlina GBP    Ieri la sterlina al massimo da due settimane contro l’euro e sopra 1,4000 contro dollaro USA

3.     Wal-mart, Target e Staples: il settore dei consumi negli USA    Una serie di dati trimestrali di grande importanza per il settore del retail è stato pubblicato ieri:  il quadro del settore ora è completo, e ci aiuta a capire meglio anche le prospettive dell’indice S&P 500

4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana la sezione dedicata all’operatività si concentrerà sui settori della Borsa USA, che anche nelle ultime settimane (in cui gli indici maggiori sono rimasti fermi) hanno fornito importanti indicazioni operative

5.     SEZIONE L'ANALISI      questa settimana i nostri Clienti insieme a noi faranno il punto sulla situazione in Cina, alla luce degli ultimi dati macro ed anche per comprendere il recente ribasso della Borsa

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