La pressione dello yuan
Proprio nella giornata di ieri i toni tra USA e Cina si sono alzati ulteriormente, e nel caso specifico c’è stato un aumento delle pressioni degli Stati Uniti sul cambio dello yuan
di Valter Buffo 11 ott 2018 ore 09:03Commento giornaliero di recce-d.com
Il visibile aumento della volatilità sui mercati finanziari, nel mese di ottobre, è alimentato da fattori diversi:
- L’aumento dei rendimenti delle obbligazioni negli Stati Uniti
- Le tensioni in Italia ed in Eurozona
- Le tensioni tra Cina e Stati Uniti
Di questo terzo elemento del quadro, Recce’d ha scritto già ieri mattina: se ci torniamo oggi, è perché proprio nella giornata di ieri i toni si sono alzati ulteriormente, e nel caso specifico c’è stato un aumento delle pressioni degli Stati uniti sul cambio dello yuan, che come già abbiamo scritto sta vicino, in modo pericoloso, alla barriera del 7 yuan per un dollaro USA (le vedete bene nel primo dei due grafici che seguono), una barriera che ha resistito per ben 10 anni.
Sui mercati, non sono mancate le reazioni degli operatori: è tornato ai massimi livelli il numero di posizioni aperte, sul mercato dei derivati che “proteggono” da un ribasso dello yuan oltre quota 7: e tutto questo è ben raccontato oggi dal nostro secondo grafico.
Tra le cause di questa nuova tensione, anche alcune dichiarazioni ufficiali, che vi riportiamo qui di seguito, e che autorizzano alcuni a scrivere di una vera e propria “manovra” che sarebbe in corso:
The latest came in a China Securities Journal commentary Wednesday, where former central bank adviser Yu Yongding said authorities should refrain from market intervention and that tolerance of yuan weakness is needed for exchange-rate reform. The currency has already crossed the long-defended level of 6.9 against the dollar and is near its lowest since 2008. “Yu’s commentary is likely part of China’s efforts to shape expectation and prepare for the yuan to breach 7 per dollar, so that the market wouldn’t panic when it happens,” said Xia Le, Hong Kong-based chief Asia economist at Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA. “If we see more such comments surface in the near term, there’s a chance that the yuan will keep weakening,” said Gao Qi, a Singapore-based currency strategist at Scotiabank, referring to Yu’s remarks. “A break of 7, which may happen due to a strengthening dollar rather than China guiding the yuan lower, will likely lead to larger volatility in Chinese stocks and Asian emerging markets asset.
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 11 ottobre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- La volatilità resta la caratteristica dominante delle ultime sedute, sia per le obbligazioni sia per le azioni
- Ieri il rendimento del BTp decennale rimane in forte tensione mentre si discute di quota 400 per lo spread
- Il dollaro ieri è rimasto vicino a quota 1,1500 contro euro
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci occupiamo della volatilità dei mercati e di come trarne un vantaggio per il proprio portafoglio
- SEZIONE L'ANALISI il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la crescita economica nella parte finale del 2018 e nel 2019