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La crescita mondiale resta una priorità urgente

La riunione della BCE dominerà la settimana, anche se non si prevedono ora nuove misure di allentamento che qualche economista del consensus attende invece per l'autunno

di Redazione Soldionline 31 mag 2016 ore 11:00

A cura di Cassa Lombarda

- Eurozona: “crescita moderata e a velocità non uniformi”
– i PMI aggregati, con un contributo positivo anche se di diversa intensità di Francia e Germania e il presumibile contributo opposto dei paesi minori, confermano che la crescita complessiva nella zona Euro è moderata e disomogenea. Inoltre l’area è esposta a pressioni e rischi al ribasso, ma soprattutto la spinta propulsiva è insufficiente a generare un ritorno dell'inflazione verso gli obiettivi della Bce. Le azioni della Bce stanno comunque lentamente apportando il loro contributo di sostegno e dovranno continuare a farlo nel prossimo futuro. La riunione della BCE dominerà la settimana, anche se non si prevedono ora nuove misure di allentamento che qualche economista del consensus attende invece per l'autunno (-10bp). In concomitanza con la conferenza stampa sarà prevedibile una certa volatilità che in caso di toni non troppo accomodanti favorirà l'Euro e rendimenti più elevati sui bond. L’inflazione di maggio (martedì) è vista ancora leggermente negativa.
 
usa_10- USA: “il Pil non risolve il dibattito sui tassi” – la revisione positiva dei dati del Pil del 1° trimestre corregge solo in parte la partenza lenta dell’anno rispetto al 4° trimestre 2015 (+1.4%). Questo fa presagire che il secondo trimestre sarà ancora lento dato che le aziende avranno da ridurre ulteriormente le scorte. Allo stesso tempo, il reddito delle famiglie è più forte di quanto precedentemente riportato perché il mercato del lavoro si è rafforzato, il che contribuirà al sostegno dei consumi. Sono anche aumentati i risparmi il che segnala cautela nella fiducia per il futuro. Riguardo l’inflazione, i dati sono ancora deludenti. Le indicazioni di forza dell’economia dovranno confermarsi e rafforzarsi nelle prossime settimane affinché la Fed si convinca di procedere nella normalizzazione dei tassi nei prossimi mesi. I mercati hanno aumentato negli ultimi giorni la probabilità implicita di una tale mossa dal 4% pre rilascio minute Fomc al 32% attuale per giugno, ma non hanno ancora portato al 100% la probabilità di un rialzo entro fine anno. Il più importante dato della settimana è il rapporto sull'occupazione di maggio (venerdì) attesa in decelerazione. Gli ISM servizi e manifatturieri sono attesi quasi stabili. Numerosi interventi da membri Fed, tra cui venerdì quello del Governatore Lael Brainard (votante, colomba).

giappone_4- Giappone: “la deflazione continua” – la continua deflazione è una cattiva notizia per la Banca del Giappone, in quanto il CPI si allontana dal target del 2% nonostante il passare del tempo e il QQE in essere. Anche gli indici prospettici PMI sono deboli. Ciononostante, l’aumento delle probabilità di un rialzo dei tassi di interesse US a breve termine e il petrolio in recupero a $50 al barile potrebbero indurre la Bank of Japan a mantenere inalterata la  politica monetaria corrente a giugno. La stampa suggerisce che il Primo Ministro giapponese Shinzō Abe rinvierà l'aumento dell’IVA di aprile 2017. Lo stimolo supplementare darebbe una spinta alla crescita e questa ai prezzi, riducendo la necessità di un ulteriore sostegno monetario immediato, che il consensus prevede comunque per luglio. Alla fine del G7, dalle comunicazioni del Primo Ministro si evince l’orientamento verso ulteriori misure di stimolo fiscale. 
 
- UK: “consumatori per ora non frenati dall'incertezza referendaria” – i consumatori sono rimasti resilienti nel 1° trimestre ma continua il dibattito su come il referendum del 23 giugno stia danneggiando il ciclo. L’incertezza pesa sulle assunzioni e sugli investimenti ma i consumi sembrano tenere. La Banca d'Inghilterra ha tagliato le sue previsioni di crescita questo mese. Secondo i membri, l’economia potrebbe richiedere più stimoli anche in caso di permanenza nella UE. Questa settimana i PMI di maggio non dissiperanno le preoccupazioni sull'economia del Regno Unito, che sta rallentando ulteriormente nel 2° trimestre dopo la tendenza moderata del 1° trimestre.

 

 

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