La Cina impatta i mercati, non economia e sentiment
I PMI mostrano che in generale la fiducia sulla ripresa economica è migliorata, in particolare dopo che la Grecia ha ottenuto un terzo pacchetto per il suo salvataggio
di Redazione Soldionline 8 set 2015 ore 10:17A cura di Marco Vailati e Serge Escudé, dell'Ufficio Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda
EUROZONA: “PMI buoni e BCE presente e decisa” – I PMI mostrano che in generale la fiducia sulla ripresa economica è migliorata, in particolare dopo che la Grecia ha ottenuto un terzo pacchetto per il suo salvataggio. La Spagna evidenzia l'accelerazione più veloce tra le quattro grandi-economie, ma anche Germania e Italia hanno dati buoni. La Francia, invece, mostra quasi una stabilizzazione della crescita. Nonostante questi buoni dati di fiducia, non bisogna dimenticare che il rallentamento economico della Cina, la frenata della crescita nei mercati emergenti, la recente volatilità dei mercati finanziari e un euro più forte hanno il potenziale per colpire la crescita dell'economia nei prossimi mesi. Di fronte a questi rischi e al crollo del prezzo delle commodities, la BCE ha abbassato le previsioni di crescita e inflazione. Inoltre ha ricordato che il programma di acquisto di attività (PSPP) è flessibile, lo ha ulteriormente potenziato con l'innalzamento del limiti all'acquisto sulla singola emissione e potrà essere affiancato da ogni altro strumento necessario per raggiungere i suoi obiettivi. Questa settimana la seconda lettura del Pil dovrebbe essere confermata.
LEGGI ANCHE: La crisi cinese sarà più dannosa del previsto
USA: “occupazione in trend ma incerto l'avvio della normalizzazione dei tassi a settembre” – L’occupazione evidenzia un marginale miglioramento anche nella capacità di spesa dei consumatori, che è la condizioni necessaria ma non sufficienti indicata dalla Fed affinché avvii l’aumento dei tassi a settembre. Infatti è necessario che sia anche evidente l’andamento dei prezzi verso il target Fed del +2% a/a (e per ora le pressioni salariali sono ancora moderate e più che compensate dal calo del prezzo dell'energia). Tuttavia, considerando anche l'elevata volatilità dei mercati e l’incertezza dell'economia cinese e le sue ripercussioni sul ciclo mondiale, il primo aumento ha ancora probabilità di essere rinviato, magari anche solo alla successiva riunione del FOMC del 27-28 ottobre, nonostante non sia prevista per quella data la conferenza stampa. La Fed adotterebbe in tal caso un comportamento pragmatico (come durante la fase di “tapering”) e cercherebbe di gestire la situazione con una comunicazione volta a prevenire disordine sui mercati. A favore di questo atteggiamento, Yellen della Fed ha sottolineato che il Comitato può considerare un aumento di tasso ad ogni riunione, anche se la Fed storicamente ha preferito iniziare i cicli di rialzi tassi sempre in una riunione del FOMC a cui faceva seguito la conferenza stampa (che ci sarà in settembre e dicembre). Questa settimana la fiducia dei consumatori è attesa a livelli alti.
UK: “decelera” – il PMI composto resta nettamente sopra la soglia di espansione nonostante, tuttavia i servizi ad agosto siano cresciuti al ritmo più debole da più di due anni, sottolineando che l'economia sta rallentando il suo tasso di crescita nel 3trim. La Banca d'Inghilterra dovrebbe soppesare questi dati nella riunione della settimana prossima, come anche quelli dell'inflazione che è attualmente ben al di sotto dell'obiettivo a causa dell'impatto deflazionistico dal petrolio più basso e del rallentamento della Cina, sebbene si potrebbero evidenziare delle pressioni sui prezzi derivanti dalla crescita dei salari e dalla forza del mercato del lavoro.
CINA: “si teme la frenata” – I PMI sono in decelerazione, rafforzando i timori di un brusco rallentamento dell'economia. Questa settimana saranno importanti i dati su import/export ed inflazione attesa in recupero.
GIAPPONE: “incertezza” – Debole la produzione industriale ma Pmi finali superiori alla lettura preliminare anche se gli investimenti sono in decelerazione. L’economia sembra soffrire del rallentamento cinese sebbene la banca centrale e il governo siano attivi. Questa settimana è attesa al ribasso la seconda lettura del Pil del 2trim.
BRASILE: “si conferma la debolezza” – I PMI e la produzione industriale in discesa confermano la debolezza dell’economia di recente entrata in recessione. La Banca Centrale è rimasta ferma per tenere sotto controllo inflazione e deflussi esterni. Questa settimana l’inflazione è attesa alta ma in decelerazione.
INDIA: “trend positivo” – I PMI di agosto confermano il trend di miglioramento dell’economia già iniziato alla fine del 2013. Questa settimana dovrebbe migliorare la bilancia commerciale di agosto grazie al calo dell’energia che sta spingendo il recupero dell’economia.
RUSSIA: “debole” – I PMI di agosto mostrano che si stanno accentuando le difficoltà a causa delle sanzioni europee e al calo del prezzo del petrolio/materie prime. Questa settimana l’inflazione è vista in rialzo e il Pil del 2trim in profondo rosso.