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La borsa sul tetto che scotta

Il Russiagate mette in difficoltà Wall Street, ma c’è grande attesa dopo il parziale successo di Trump sulla riforma fiscale, approvata a mercati chiusi dal Senato Usa.

di Mario Elia 4 dic 2017 ore 10:58

Si narra che venerdì scorso le borse di New York, verso le ore 12 Usa, siano vistosamente calate perché Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale, si era dichiarato colpevole di aver mentito all'Fbi. Cose di Russiagate. Ma poche ore dopo i mercati hanno recuperato il terreno perduto e il Dow Jones ha chiuso a – 0,17%. Dunque?

Dunque pare che gli investitori siano in attesa di un segnale veramente valido per chiudere le posizioni e tornare a riflettere.
Cosa che non avverrà, perché in nottata è arrivata la notizia che il Senato ha approvato la discussa riforma fiscale. Ora, attenzione, perché l’iter non è terminato: la Camera aveva già concluso con un proprio progetto ed ora i due rami del Congresso dovranno accordarsi per un testo unitario da inviare alla firma del presidente Trump.
Ma dal punto di vista speculativo è comunque una  buona notizia ed oggi i mercati dovrebbero confermarlo.
Sta di fatto che sotto i piedi degli operatori il terreno continua ad essere surriscaldato e, anche se lo ripetiamo da almeno due mesi, sarebbe opportuno un ritorno alla normalità.

 

ABOUT ITALY

cembre-logoIl FtseMib da metà novembre langue poco oltre la soglia dei 22.100 punti e non sembra trovare risorse per fare di più. Confermiamo tuttavia la bontà dei tanti titoli presenti sul listino milanese, che esaminiamo di volta in volta.
Oggi diamo un’occhiata a Cembre, leader italiana nel settore dei connettori elettrici e delle relative attrezzature per la loro installazione; è anche la prima in sede europea nelle apparecchiature per la connessione di potenza. La rete commerciale, a sua volta, è ben costruita e lo slogan  della casa di Brescia è appunto «Making the right connections».
L’analisi che segue è basata sulla raccolta di molte informazioni, nonché dai dati forniti da SoldiOnline alla sezione Trova titoli

La tabella:

 

Azienda

 

Cap. mln Euro

 

Roe

 

P/E

 

P/BV

 

Beta

 

Yield %

 

Roi

 

Cembre

378
Crescente

12,3
Buono

23
Un po’ alto

2,83
Buono

0,35
Valido

3,15
Valido

21,72

Valido

 

Non risultano esposizioni debitorie pregiudizievoli e Cembre è passata dai 10,4 euro del gennaio 2015 ai 22,22 euro di venerdì scorso.


Il grafico:
grafico-cembre

 

Dopo il picco a 25 euro del 29 settembre (voci sui risultati?) il titolo si è concesso alcune prese di beneficio ed ora le medie mobili segnano un nuovo possibile rialzo.
L’azienda presenta buona redditività e altrettanta crescita, appare solidissima e da un tasso di rischiosità solamente connesso con i destini, per ora rassicuranti, dell’intero mondo elettronico.
I ricavi, in mln di euro, sono passati da 103,9 del 2012 a 122,6 del 2016.
Gli utili netti (net income), sempre in mln di euro e sempre per lo stesso periodo, sono cresciuti da 11,5 del 2012 a 16,9 del 2016.

 

UNO SGUARDO DAL PONTE

Andrea Curti (Private Banker) e Fabio Donalisio (Market Analist) analizzano per noi gli aspetti finanziari del tema ambientale:

"La sensibilità ai problemi ambientali, assente nella generazione del primo Novecento, sta sviluppando nuovi settori industriali. Lo stop al nucleare, le auto ibride o elettriche, le biotecnologie e la digitalizzazione hanno aperto nuovi e importanti scenari dove il settore sempre più chiacchierato e a sviluppo “più veloce” è proprio quello delle auto ibride/elettriche: nell’era dell’auto elettrica è esplosa la febbre del litio."

Ecco, proprio la febbre del litio... Il prezzo medio del metallo è aumentato del 60% l’anno scorso, stando ai dati del Benchmark Mineral Intelligence Index. Dal 2015 è raddoppiato. E la corsa non accenna a fermarsi: le azioni di Albemarle, il maggior produttore mondiale, dopo aver messo a segno un balzo del 56% nel 2016 hanno quest’anno per ora archiviato un robusto +30%  (contro l’8,8% dell’indice S&P 500).

Inoltre, qualche settimane fa, numerosi analisti hanno alzato le stime sul tasso di penetrazione degli “electric vehicle”: entro il 2025 sarà del 14% su scala globale e ben del 30 %in Europa. Proprio qui sta la grande incognita su cui si interrogano gli esperti di mercato: di quanto crescerà la domanda di litio nei prossimi anni? Morningstar si attende entro il 2025 un aumento a quota 775mila tonnellate, con una conseguente corsa dei prezzi e qualche timore di bolla speculativa. Ma secondo David Deak, ex ingegnere di Tesla ora chief technical officer a Lithium Americas, la prima ondata di “elettrificazione” delle auto porterà la produzione media annua di litio a 3,1 milioni di tonnellate nei prossimi vent’anni.

Inoltre, non dimentichiamo le società biotecnologiche che suscitano, sempre di più, grande interesse tra gli investitori; il settore biotech è molto redditizio ma anche molto rischioso. Vediamo che cos’è e come investire:
la biotecnologia è quel ramo della biologia che tramite l’applicazione della tecnologia su esseri viventi permette l’ottenimento di beni o servizi per soddisfare i bisogni della società.

In pratica, le società biotecnologiche studiando l’evoluzione delle malattie prima sugli animali e poi sull’uomo, alla ricerca di una soluzione a malattie le cui cure sono inefficaci o addirittura inesistenti.
Il mercato delle biotecnologie, quindi, può essere un mercato redditizio, ma bisogna stare molto attenti perché ad elevato rendimento corrisponde altrettanto rischio. Per chi volesse investire in questo mercato, ricordiamo di approfondire sempre il prodotto della compagnia su cui si vorrebbe investire, analizzandone tutti gli aspetti inclusi la concorrenza del mercato e la visibilità della società.
Inoltre, altro parametro fondamentale è quello di vedere se sono presenti delle partnership con grandi case farmaceutiche e la liquidità in cassa necessaria a portare avanti le fasi di sviluppo del farmaco.”

 

LA DONCHIAN STRATEGY CONFERMATA AL RIALZO

Come ricordato, martedì scorso, ore 11:57, abbiamo aperto una posizione long sull’S&P500, acquistando il relativo certificato a 9,65 euro, con stop a qu0ta 9,41.
Presentiamo il grafico delle ultime due settimane, corredato di medie mobili a 5 giorni (linea rossa) e a 20 giorni (linea verde):

incrocio-medie-mobili-s-p500

 

Sarà ovviamente decisiva la settimana che si è appena aperta.

 

FONDAMENTALMENTE

Continuano i miglioramenti del nostro poker di titoli, che tuttavia sta decisamente sottoperformando gli indici Usa, esattamente il contrario di ciò che ci attendevamo:

Azienda

Settore

Data acquisto

Profitti/Perdite %

Mckesson

Biotecnologie

21.08.2017

- 1,31

Prima Industrie

Sistemi laser

21.08.2017

- 10,73

Posco

Acciai

21.08.2017

+ 5,03

UnitedTechnologies

Meccanica avanzata

21.08.2017

+ 0,76

 

Il calo medio è ora pari all’1,5625%, una piccola ripresa che rafforza la nostra fiducia.

INVESTIMENTI FLASH


Abbiamo così denominato le operazioni di borsa basate sulla pura e semplice osservazione dei prezzi di società in trend, anche se i dati di bilancio suggerirebbero diversamente.

Amazon, acquisita il 13 novembre, ore 16:05, prezzo a 1.133,785 Usd, con stop a 1105,44 e poi elevato a 1.156, è stata rivenduta il 29 successivo a 1.176,21 Usd, profitto + 3,74463% in 16 giorni (10,5 sedute di borsa).

La nostra attenzione si è quindi posata su una notevole discount retailer Usa, Dollar General Corporation, che oltre all’interessante andamento del prezzo, è un’azienda dai buoni indici, dai crescenti ricavi/utili e dall’alta capitalizzazione (21.951 mln di dollari).

Acquisita lo stesso mercoledì 29 novembre, alle ore 19:54 italiane, a 88.62 Usd, è molto ben vista dalla comunità degli analisti. Stop a 86,4 dollari.

LA SFERA DI CRISTALLO


IL Vix, o indice della paura, non presagisce grandi affari in senso long, essendo passato dai 9,67 punti del 24 novembre agli 11,43 di venerdì scorso. Ma è un dato che per ora non preoccupa.

Mentre concludiamo queste note, i future del Cme di Chicago, alle ore 09:00 italiane, stanno salendo di 15,90 punti.

 

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