La BCE aumenta il potenziale del mercato europeo
I dati economici in Europa continuano a migliorare leggermente, ma l’inflazione è passata in territorio negativo. La BCE ha ora implementato un quantitative easing di grandi dimensioni, nel tentativo di sostenere la crescita e di riaccendere l’inflazione
di Redazione Soldionline 30 gen 2015 ore 11:52A cura di Anja Hochberg CIO – Europe & CH - Credit Suisse
L’anno, dal punto di vista economico, ha avuto inizio con un’operazione dirompente della Banca centrale europea (BCE). Viste le prospettive di crescita attenuate e il tasso d’inflazione che è passato in territorio negativo, la BCE ha implementato un programma di quantitative easing su larga scala. Da marzo 2015 e fino a settembre 2016 la BCE acquisterà 60 miliardi di EUR al mese, corrispondenti a un’espansione del bilancio di circa 1140 mia. di EUR, andando così decisamente oltre le previsioni di mercato. Nella nostra sezione di approfondimento analizziamo i dettagli del quantitative easing della BCE e spieghiamo il meccanismo economico che vi sta dietro. In sintesi, prevediamo che quest’espansione del bilancio sosterrà la ripresa economica europea tramite il canale del credito (maggiori prestiti bancari) e quello valutario (ulteriore indebolimento sostanziale dell’euro). Gli indicatori economici anticipatori, come i PMI, segnalano una ripresa continua, seppur piuttosto lenta, per l’Eurozona. Anche la fiducia dei consumatori sta migliorando per via dei prezzi del petrolio bassi. Per quanto riguarda il rischio politico, il partito della sinistra radicale Syriza – come previsto – ha vinto le elezioni in Grecia. Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta – al momento della redazione – è alla ricerca di un partner di coalizione. Sebbene l’uscita della Grecia dall’euro non sia né auspicata da Syriza né nell’interesse dei suoi sostenitori, prevediamo ancora lunghe discussioni con la Troika sulla riduzione del debito per la Grecia, tra l’altro in relazione a un prolungamento del debito o a una riduzione del tasso d’interesse.
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Strategia d’investimento europea
Da un punto di vista dei mercati finanziari, ciò ha il potenziale di riportare la volatilità. Tuttavia, il sostegno della BCE per l’Eurozona, che attualmente costituisce un driver molto importante per i mercati, non dipenderà dall’esito delle elezioni in Grecia. Il nostro giudizio complessivo e globale sulle azioni resta positivo. Infatti il quadro economico mondiale fornisce un sostegno, le banche centrali hanno in gran parte un atteggiamento moderato o espansivo, e le valutazioni azionarie non sono ancora eccessive, apparendo invece interessanti rispetto alle obbligazioni. Alla luce dell’attuale assenza di interesse da parte degli investitori e delle solide forze tecniche, manteniamo un giudizio neutrale sulle azioni. Per un profilo di rischio medio, ciò corrisponde a una quota azionaria indicativamente del 42%. Tuttavia, in futuro, per il 2015 nel suo complesso prevediamo che le azioni saranno la classe d’investimento favorita. Su base regionale manteniamo le nostre preferenze principali per l’Europa (v. anche le nostre Migliori idee d’investimento), il Giappone e l’Australia.
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Come abbiamo sottolineato in precedenza, l’Europa dovrebbe trarre vantaggio dalla crescita dei margini, che è generalmente più ciclica, ad esempio, delle rispettive controparti statunitensi. L’indebolimento dell’euro fornirà un sostegno molto visibile a tutto ciò. In ambito europeo manteniamo la nostra preferenza per il DAX, ma rileviamo anche delle prospettive un po’ sopra la media per il mercato azionario italiano, viste le sue propensioni settoriali basate, ad esempio, sui finanziari e sul miglioramento delle notizie sul fronte politico. Si prevede che i titoli finanziari saranno quelli che beneficeranno maggiormente del quantitative easing su larga scala. Per quanto riguarda il reddito fisso, prevediamo generalmente che perdurerà il quadro caratterizzato da bassi rendimenti. Mentre i rendimenti obbligazionari potrebbero crescere leggermente nel corso del tempo, la cedola attuale, specialmente per i titoli di stato core tedeschi o francesi, è semplicemente troppo bassa per renderli un investimento interessante. In particolare, i titoli di stato tedeschi potrebbero persino rischiare una correzione se, e quando la BCE riuscisse a riaccendere le aspettative sull’inflazione. Visto il solido sostegno della BCE, le obbligazioni periferiche dovrebbero continuare a registrare risultati positivi e, per via del sostegno delle valutazioni, riteniamo che le obbligazioni italiane abbiano un leggero vantaggio rispetto alle obbligazioni spagnole. Mentre il quadro generale, caratterizzato da bassi rendimenti, continua a essere impegnativo, si possono trovare delle opportunità d’investimento in una selezione di titoli high yield (in particolare negli Stati Uniti, dato che in Europa hanno registrato un ragionevole rally) e di debito in valuta locale dei mercati emergenti.
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Le nostre Migliori idee d’investimento rappresentano una componente chiave della nostra strategia d’investimento. Abbiamo lanciato le Migliori idee d’investimento 2015 nella nostra edizione di dicembre. In occasione delle regolari riunioni dell’Investment Committee rivalutiamo lo stato di tali idee. Siamo convinti che tutte siano ancora molto rilevanti. Per gli investitori in EUR, specialmente considerando che la recente decisione di vasta portata della BCE di implementare un quantitative easing su larga scala sta rafforzando la ricerca del rendimento, mettiamo in evidenza il tema dei dividendi e le azioni europee quali opportunità d’investimento adeguate