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L’azionario potrebbe essere la soluzione al dilemma dei rendimenti?

Secondo un’analisi elaborata da Schroders le aspettative medie per i rendimenti annuali nei prossimi 5 anni sono del 10,7%, circa un punto percentuale in più rispetto a quanto emerso nel 2018

di Redazione Soldionline 16 gen 2020 ore 11:10

analisi-tecnica-mercati“Gli anni dopo la crisi finanziaria globale del 2008-2009 sono stati complessi per gli investitori alla ricerca di rendimenti ed è improbabile che ciò cambierà nel 2020”. È quanto sostiene Rupert Rucker, Head of Income Solutions di Schroders.
Secondo un’analisi elaborata dal gruppo finanziario le aspettative medie per i rendimenti annuali nei prossimi 5 anni sono del 10,7%, circa un punto percentuale in più rispetto a quanto emerso nel 2018. Rupert Rucker sottolinea che le asset class più rischiose, che potrebbero quindi generare rendimenti maggiori, come l’azionario, non offrono ritorni simili.
Nell’analisi seguente l’esperto prova a fornire alcune indicazioni di investimento per gestire questa discrepanza.


Gli anni dopo la crisi finanziaria globale del 2008-2009 sono stati complessi per gli investitori alla ricerca di rendimenti ed è improbabile che ciò cambierà nel 2020. Viviamo in un mondo di rendimenti estremamente bassi a causa di anni di tassi bassi e programmi di acquisto delle banche centrali.
L'anno scorso molti istituti centrali, come la Fed, hanno tagliato i tassi di interesse invece di alzarli ed è possibile che ciò continuerà anche nel 2020: i nostri economisti stimano un ulteriore taglio da parte della Fed quest’anno. Gli investitori alla ricerca di rendimenti non potranno quindi fare affidamento sull’income generato dai loro risparmi o da titoli di Stato a basso rischio.

 

Le aspettative degli investitori sono troppo ottimistiche

Gli investitori mirano a un livello di rendimento che nessun’asset class può fornire. I risultati dello Schroders Global Investor Study 2019 hanno mostrato che Le ultime previsioni del team multi-asset di Schroders per i prossimi dieci anni mostrano che l’azionario emergente genererà probabilmente i rendimenti più elevati, ma attorno al 9%, un livello comunque inferiore alle aspettative medie. , circa un punto percentuale in più rispetto a quanto emerso nel 2018.
Queste aspettative superano di gran lunga i tassi offerti dalle banche. Ma anche le asset class più rischiose, che potrebbero quindi generare rendimenti maggiori, come l’azionario, non offrono ritorni simili. Le ultime previsioni del team multi-asset di Schroders per i prossimi dieci anni mostrano che l’azionario emergente genererà probabilmente i rendimenti più elevati, ma attorno al 9%, un livello comunque inferiore alle aspettative medie.

 

Il futuro non assomiglierà al passato

Investitori e risparmiatori in tutto il mondo continuano a far riferimento agli anni ’70, ’80 e ’90, quando i tassi di interesse erano molto diversi rispetto a ora. A quel tempo investendo in un bond del National Savings & Investment, sostenuto dal governo britannico, si otteneva un rendimento dell’8,75% senza rischi. Tali cifre rappresentano però un’eccezione e non la regola. A livello storico, i tassi di base sono rimasti in gran parte attorno ai livelli attuali e di conseguenza anche i rendimenti sono stati più contenuti.
Cosa può fare un investitore?
Il quadro che ne emerge è abbastanza cupo, ma è importante non disperare. La cosa peggiore da fare potrebbe essere non fare niente e lasciare che il denaro fermo nei conti correnti perda valore a causa dell’inflazione. 
Sebbene aspettarsi rendimenti annuali del 10,7% sia irrealistico, è possibile ottenere rendimenti maggiori rispetto a quelli offerti dai conti o dai titoli di Stato. Tuttavia, è necessario darsi da fare: questi sono i miei tre suggerimenti per ottenere un income sostenibile e più elevato nel 2020 e oltre.
In primo luogo, è necessario conoscere il funzionamento dei mercati: rendimenti più elevati sono possibili ma implicano rischi maggiori. È importante che gli investitori siano consapevoli dei rischi di asset class come bond corporate o azioni. Il secondo punto è che investire per un breve periodo di tempo probabilmente non permetterà di ottenere i rendimenti migliori. Potrebbero essere necessari almeno cinque anni, soprattutto quando si investe in asset rischiosi come l’azionario, per controbilanciare picchi e depressioni tipici dei mercati azionari. Terzo, è importante iniziare il prima possibile, per poter godere dei benefici dell’interesse composto.

 

La soluzione nel 2020 può essere l’azionario?

Guardando più nello specifico al 2020, i dividend yield di gran parte dei mercati azionari sembrano attraenti al momento. Gli investimenti azionari potrebbero essere una soluzione per chi è alla ricerca di income ed è pronto ad assumersi ulteriori rischi.
Come mostra la Figura 1, gli attuali dividend yield risultano attraenti se confrontati sia con gli ultimi 10 anni, sia con le alternative disponibili come tassi di deposito e rendimenti obbligazionari, soprattutto in Europa e Asia rispetto agli Usa. 
I risparmiatori potrebbero dover prendere in considerazione molte più fonti di income rispetto al passato, compreso l’azionario. I dividendi rappresentano un’alta percentuale dei rendimenti totali generati dai mercati azionari in Europa e Asia (il restante deriva dall’aumento dei prezzi), di conseguenza nel 2020 questa potrebbe essere un’area da considerare.

 

Figura 1: I dividendi azionari superano quelli obbligazionari

dividendi-superano-quelli-obbligazionari

Fonte: Datastream, dati al 30 settembre 2019

 

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