Italia sotto osservazione
Le recenti incertezze politiche hanno portato l'Italia sotto i riflettori delle principali case di investimenti. Cosa ne pensano gli espeerti di Amundi
di Redazione Soldionline 22 mag 2018 ore 14:24Le recenti incertezze politiche hanno portato l'Italia sotto i riflettori delle principali case di investimenti.
Anche Amundi ha voluto analizzare l'attuale scenario economico del Belpaese, allargando la propria visione alle prospettive offerte dal mercato azionario.
In particolare, nell'analisi seguente Annalisa Usardi, Senior Economist di Amundi, ha segnalato che la crescita italiana abbia raggiunto il picco e non esclude che la crescita possa ridimensionarsi tra il 2018 e il 2019, pur rimanendo al di sopra del potenziale.
Nel corso del 2017, l'economia italiana ha visto tre fattori sostenere una performance economica alquanto sorprendente: un aumento della competitività, che si è tradotta in un miglioramento delle esportazioni e del saldo delle partite correnti; un'espansione degli investimenti in macchinari e attrezzature, supportata da una migliore prospettiva per la domanda interna e internazionale; un migliore accesso al credito per le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni.
All'inizio del primo trimestre del 2018, tuttavia, in linea con gli altri paesi dell'Eurozona, sia gli indicatori di sentiment che i dati reali hanno subito un marcato rallentamento che potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, come gli eventi climatici, la forza dell'euro o le preoccupazioni per il commercio mondiale. In linea con il nostro scenario globale, come per l'Eurozona, prevediamo che la crescita italiana abbia raggiunto il picco e che rallenterà durante quest'anno e nel prossimo, seppur rimanendo al di sopra del potenziale.
Tuttavia, questa è una fase di rallentamento del ritmo di espansione peculiare, particolarmente vulnerabile a una perdita di fiducia e a un calo del sentiment.Sebbene pensiamo che un calo di fiducia e la moderazione della crescita finora siano ancora in linea con le nostre previsioni e non sono preoccupanti, un'incertezza politica prolungata potrebbe pesare sui driver di crescita interni come le decisioni di investimento e il consumo e potrebbe avere un impatto sul nostro outlook ampiamente costruttivo.
Da qui l'urgenza del nuovo governo di approvare la legge di bilancio del 2019 e di evitare un aumento automatico dell'IVA a partire da gennaio 2019.
Diego Franzin, Head of Equities di Amundi, invece, ha focalizzato l'attenzione sulle opportunità di investimento nel mercato azionario italiano. L'esperto ritiene che i principali driver saranno la ripresa del settore finanziario e di quello energetico.
Dal 2017, le aziende italiane hanno goduto di una buona crescita degli utili.
Se analizziamo il trend in dettaglio, scopriamo che il principale recupero sta venendo dal settore bancario, dopo i dolorosi anni di aggiustamenti dei bilanci, e dal settore energetico, grazie al buon rimbalzo del prezzo del petrolio. In termini di capitalizzazione di mercato, il mercato azionario italiano è fortemente concentrato nei settori finanziario ed energetico, ma in termini di numero di società, il settore industriale è molto ben rappresentato da società di medie dimensioni con una capacità di esportazione molto elevata. Per il 2018, il consenso del mercato prevede una crescita dell'EPS del 20%, per il 2019 le stime sono per una crescita del 10%. A causa della composizione del settore, come spiegato in precedenza, i principali fattori trainanti saranno la ripresa economica del paese (positiva per i finanziari) e la crescita del PIL mondiale, positiva per le società di medie dimensioni industriali.
In questo segmento, ci concentriamo su una selezione di aziende che sono esposte a storie peculiari (ad esempio, la moda di lusso), che dovrebbero essere meno colpite in caso di rischio sistemico in Italia.