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Come investire nei mercati emergenti nel 2015

Interessanti ma rischiosi. La volatilità è più alta nei mercati emergenti che nei mercati dei paesi sviluppati. Per approfittare delle opportunità che offrono ci vuole una buona strategia.

di Redazione Soldionline 23 feb 2015 ore 14:09

A cura di Stuart Rae, Chief Investment Officer di Asia Pacific ex Japan Value Equities e Laurent Saltiel, gestore dell’Emerging Markets Growth Portfolio di AB (AllianceBernstein).

Il progresso economico e le riforme strutturali degli ultimi venti anni hanno ridotto la volatilità dei mercati finanziari in molti paesi emergenti. Tuttavia, i mercati azionari dei mercati emergenti sono ancora più volatili rispetto ai loro omologhi dei mercati sviluppati e, inoltre, la volatilità delle singole azioni dei mercati emergenti tende ad aumentare notevolmente in tempi di crisi. Secondo una nostra ricerca, dal 1996 la probabilità di perdere oltre il 30% di un investimento in una singola azione era molto più frequente nei mercati emergenti che nei mercati sviluppati. In cali di circa o oltre il 30%, anche la perdita media era superiore per i mercati emergenti rispetto ai mercati sviluppati.

soldi_24ACQUISTARE L’INDICE?
Acquistare l’indice (acquistare Etf o fondi che replicano l’indice su cui si vuole investire) può sembrare un approccio a basso rischio. I quattro mercati emergenti a più alto rischio negli ultimi 20 anni - Russia, Indonesia, Corea del Sud e Brasile - all’inizio di quest’anno rappresentavano oltre il 35% della capitalizzazione di mercato dell’indice dei MSCI Emerging Markets. Volendo concentrare l’investimento in paesi che presentano la più alta volatilità, un indice passivo esporrà l’investitore a un notevole eccesso di rischio.

COME RIDURRE I RISCHI
Come ridurre dunque i rischi? Non affrettarsi a reinvestire nei titoli perdenti. I mercati emergenti sono caratterizzati da una potente dinamica dei prezzi. Le azioni vincenti normalmente rimangono tali molto più a lungo che nei mercati sviluppati, e lo stesso succede per quelle perdenti. Quindi, secondo noi, se un’azione in perdita segue un andamento fortemente sfavorevole, meglio pensarci due volte prima di puntare nuovamente sulla stessa e considerare alla svelta la possibilità di vendere una posizione.

MERCATI EMERGENTI: INVESTIRE NELLE AZIONI MENO VOLATILI
Occorre mirare alle società dei mercati emergenti che hanno flussi di cassa stabili, una gestione responsabile del capitale e/o una bassa sensibilità ai cicli economici. La nostra ricerca dimostra che il quintile Beta più basso (cos’è il Coefficiente Beta) delle azioni dei mercati emergenti aveva tre punti percentuali in meno di probabilità di scendere oltre il 30% rispetto alla totalità del mercato mercati emergenti. Ciò ha determinato un incremento significativo dei rendimenti a lungo termine. Le azioni di tali società potrebbero non avere tale successo in mercati esuberanti. Tuttavia, c’è stata una tendenza di questi titoli a sovraperformare il mercato durante cicli di mercato completi.

I RISCHI VALUTARI
Copertura dei rischi valutari nei periodi di crisi. Per gli investitori esteri la valuta è una componente importante dei rendimenti azionari. Quindi i gestori dovrebbero sempre tenere in considerazione il rischio di forti oscillazioni valutarie.

DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO
La diversificazione conta molto di più nei mercati emergenti. Eventi inattesi e spesso imprevedibili accadono molto più di frequente nei paesi in via di sviluppo che nei paesi sviluppati. Siamo convinti che, nei mercati sviluppati, ci vogliano in genere almeno 40 titoli per diversificare il 95% del rischio. Tuttavia, a causa degli alti livelli di volatilità dei titoli singoli e di una maggiore correlazione tra questi titoli, nei mercati emergenti ce ne vogliono almeno il doppio per avere lo stesso livello di riduzione del rischio. Non dobbiamo temere di assumere un alto rischio attivo, ma bisogna combinarlo con una prudente diversificazione.

Infine, occorre guardare oltre i titoli azionari quando si prende in considerazione la diversificazione. Combinare azioni, obbligazioni e valute dei mercati emergenti, gestendole secondo una strategia attiva, svincolata e integrata può generare rendimenti simili a quelli offerti da una strategia solo azionaria, ma con molta meno volatilità. Inoltre, consente maggiore flessibilità rispetto a un portafoglio azionario o obbligazionario non integrato, favorendo rendimenti migliori proporzionati al rischio.

PREVISIONI AZIONARIO MERCATI EMERGENTI
Le previsioni per l’azionario dei mercati emergenti restano nebulose per il 2015. Le valutazioni sono sempre attraenti ma resta sempre da vedere l’impatto di un Dollaro più forte sui paesi sviluppati. Se la Fed alzerà i tassi perché l’economia USA continua a rafforzarsi, sarebbe un indicatore positivo per l’economia globale e i mercati emergenti potrebbero beneficiarne. A causa dei fondamentali economici incerti e della crescita dei profitti, crediamo che ci sarà una maggiore divergenza tra settori e paesi del mondo sviluppato, che si tradurrà in una minore correlazione ed una maggiore dispersione dei rendimenti.

EMERGING MARKETS GROWTH PORTFOLIO
Il nostro Emerging Markets Growth Portfolio, costituito prevalentemente da titoli azionari di società di alta qualità ben posizionate per la crescita nel lungo termine, ad esempio, è strutturato per sfruttare la robusta crescita di internet in Cina, in particolare dell’e-commerce e dei giochi per cellulari, smartphone e tablet. Vediamo anche opportunità convincenti dalla crescente affluenza dei consumatori del ceto medio nei mercati emergenti, che, secondo la nostra ricerca, creeranno domanda per beni di qualità superiore. Le proiezioni vedono i consumi nei mercati emergenti raggiungere 30 mila miliardi di Dollari entro il 2025.

Applichiamo una rigorosa analisi in tutte le aree geografiche alla ricerca di società interessanti in grado di offrire una crescita sostenibile da aggiungere al portafoglio. Il nostro approccio è risultato vincente: nonostante un contesto sfidante, abbiamo conseguito un rendimento positivo superando il benchmark in diversi periodi di tempo.

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