Ancora non sappiamo accorgerci di un aumento del rischio sistemico. Parola di Premio Nobel
Cosa ci hanno insegnato le vicissitudini della crisi finanziaria di 10 anni fa in termini di capacità di prevedere nuovi shock sistemici? Secondo il Nobel Michael Spence ancora non siamo riusciti a risolvere il rebus
di Redazione Soldionline 12 ott 2018 ore 10:36Cosa ci hanno insegnato le vicissitudini della crisi finanziaria di 10 anni fa in termini di capacità di prevedere nuovi shock sistemici? Secondo Michael Spence, già premio Nobel per l’Economia, non siamo ancora riusciti a risolvere completamente il rebus. Vediamo il perché.
Nell’ambito delle varie interviste dello speciale “Dieci anni da Lehman Brothers” di Moneyfarm, l’economista statunitense ha innanzitutto ricostruito le concitate ore della bancarotta della banca d’affari americana, indicando che ne fu “spaventato come tutti”, conscio che la situazione “fu davvero molto grave”. Secondo il suo autorevole parere la crisi ci sarebbe comunque stata, anche se avessero salvato Lehman Brothers.
Spence ha avuto poi parole autocritiche per la comunità degli esperti, stigmatizzando come “la maggior parte di noi non riuscì a prevedere la crisi”. In realtà più per ragioni oggettive che per reale incapacità: la complessità delle connessioni tra gli elementi del sistema ha reso infatti impossibile individuare “dove sia iniziato il domino”.
Tutto questo per evidenziare il problema che ancora persiste: “non sappiamo ancora come accorgerci che un rischio sistemico sta crescendo nel sistema”. Soprattutto perché “manca un insieme di indici condivisi in grado di preannunciare che un evento nefasto sta per accadere”.
Qui il video dell’intervista integrale a Michael Spence:
Michael Spence è un economista statunitense. Ha conseguito il Premio Nobel per l'Economia nel 2001 insieme a Stiglitz e Akerlof. La Fondazione svedese che assegna il riconoscimento ha premiato il lavoro di analisi dei tre studiosi sul tema dei “mercati con informazione asimmetrica”.